Segnala a Zazoom - Blog Directory

#ilpuntodimacchia: Quando la comunicazione diffonde paura e procura la “rinuncia” al vaccino

All’open day a Palermo per i vaccinandi over60 in centinaia a far la fila per il vaccino Pfizer, poche decine per quello Astrazeneka

Ho espresso in più di un’occasione e da non poco tempo ormai la mia totale disapprovazione per il mondo della comunicazione sui temi della politica. 

Non si sottraggono alla mia visione negativa i giornali, troppo spesso farciti di commenti di parte piuttosto che di notizie o di titoli fuorvianti, ma soprattutto le Tv, sia quella pubblica che quelle private, con le cosiddette trasmissioni di approfondimento che patiscono un livello in termini di garanzie di pluralismo e di articolazione nella conduzione che ritengo configuri un gravissimo vulnus, talmente grave che auspico che il problema venga quanto prima affrontato dagli Organi di Garanzia, dall’Ordine dei Giornalisti, ma anche da parte di chi ha a cuore, magari per interessi meramente commerciali, semplicemente l’audience. 

Quegli indici di ascolto che – non credo sia casuale o solo legato agli effetti della pandemia – nelle ultime settimane denunciano un decremento costante di telespettatori. 

Di certo mai avrei pensato, dopo anni di costante ascolto giornaliero di qualche talk post Tg, di trovare rifugio diciamo nelle trasmissioni di intrattenimento come #viadeimattinumero0 , ottima mezz’ora di intrattenimento cultural/musicale di Stefano Bollani e Valentina Cenni, ma sopratutto trovarmi a guardare #ilparentemisterioso con Amadeus che mai prima avevo guardato se non per qualche casuale scorcio da zapping. 

Mi rendo conto che l’avvento tragico della pandemia abbia complicato e non poco i palinsesti, obbligando autori e conduttori a occuparsi giornalmente dei dati, delle problematiche economiche e occupazionali connesse, dei vaccini. In questo frangente però le mie preoccupazioni hanno trovato terribile riscontro, ritengo, nella trattazione quotidiana della vicenda vaccini. 

Certo riduttivo chiamarla “vicenda”, ma ho la sensazione che ormai l’argomento venga trattato come una sorta di gossip quotidiano con la malcelata voglia di dare prima degli altri lo scoop giornaliero su questo o quel vaccino. 

Immancabili ormai i soliti esperti, professori, virologi, epidemiologi diventati star e quasi volti familiari. La Prof. Viola o i Prof. Galli e Bassetti che solo con l’ausilio dei collegamenti digitali possono andar dietro ai molteplici collegamenti anche giornalieri e che non ci meraviglieremmo un giorno di vedere protagonisti di qualche pubblicità (non solo dei loro libri). 

Sostengo però che, in questo parossismo, tutti, conduttori, autori, ma pure gli esperti si siano resi protagonisti e complici di una comunicazione parossistica appunto sul tema dei vaccini che ritengo grave quanto fuorviante se non scandalosa. 

Tutti certo cercano di farsi veicoli di promozione pro-vaccini che, ripetono giustamente in coro, è l’unica strada che potrà ricondurci a quella che ricordiamo ormai a stento come la vita normale. E però siamo stati, negli ultimi due mesi o giù di lì, travolti letteralmente dalle notizie allarmanti sugli effetti del vaccino Astrazeneka e più recentemente da quelle sul johnson & johnson. Sul primo, dopo i primi casi di decessi “incriminati”, si è scatenata una campagna mediatica che tanto frequentemente ha insinuato “sospetti” sulla efficacia e/o pericolosità conseguente al costo di questo, minore rispetto agli altri, quanto raramente ha evidenziato paragoni con gli effetti collaterali o le morti sospette riconducibili agli altri vaccini. 

Una semplice ricerca su internet rivela che questi effetti collaterali sospetti o sospettosamente letali sono stati analoghi quando non superiori negli altri vaccini. Meraviglierebbe chiunque “scoprire” oggi che gli effetti collaterali sospetti sono stati – in termini percentuali rispetto alle dosi somministrate – per i vaccini Pfizer o Moderna analoghi se non addirittura maggiori di quelli attribuiti a Astrazeneka e pure le morti sospette anche in termini di numeri assoluti. 

Ma non voglio – non avrei sufficienti competenze anche in termini scientificamente statistici – addentarmi su questa disamina, valuto che una semplice googolata è bastevole a “rivelare” questi dati, in barba a quanto ci viene propinato quotidianamente. 

L’apoteosi se così si può dire è stata raggiunta con il neo approvato vaccino johnson & johnson che, non appena arrivate le dosi, è stato momentaneamente ritirato e sospesa la somministrazione per un numero di casi letali sospetti: 6 casi su poco meno di 7 milioni di dosi somministrate. 

Sacrosanto per carità che le Autorità di Vigilanza, EMA, Aifa, ISS, come pure i singoli Stati Europei dispongano provvisorie sospensioni e esami approfonditi, del resto non va dimenticato quanto in termini di responsabilità non solo “morale” ma pure “politica” pesa sui protagonisti interessati, siano essi scienziati o governanti. 

Suscitare questo allarmismo parossistico però credo vada oltre ogni possibile dovere o desiderio di informazione corretta che vorrebbe appunto una diffusione di dati e considerazioni quanto più pacati e realistici, possibilmente scevri da riferimenti vagamente allusivi. 

Non so da quanto non mi capitava di leggere il bugiardino di un farmaco. Del resto, nonostante l’età non più giovanile e qualche acciacco neppure di poco conto, non sono un abituale consumatore di medicine. Ebbene me ne son trovati due a portata di mano, uno di una pillola per reflusso esofageo (non grave o legato a patologie gravi) e poi la classica Tachipirina 1000. Farmaci che è possibile acquistare in farmacia senza ricetta. Rammento che in un mio recente viaggio negli USA il primo lo trovai al supermercato. 

Ho scoperto che, srotolando i bugiardini, questi hanno delle dimensioni inimmaginabili quando li trovi ben piegati all’interno di scatole molto piccole. Mi son preso la bega di misurali: grosso modo fronte-retro cm.70×20! 

Gl “effetti indesiderati” lì indicati sono inimmaginabili per quel livello di farmaci, tanto da provocarti quasi un sorriso alla luce di quanto viviamo oggi. 

Eviterò elencazioni esagerate, ma posso assicurare che tra i due presi in esame non ci sono grosse differenze appunto in termini di “pericolosità” davanti alla quale quel biglietto srotolato ci mette in guardia nonostante (mi perdoni le inesattezze o imprecisioni qualche medico) si tratti di un antipiretico e di una sorta di gastroprotettore. 

Disturbi allo stomaco e all’intestino; insufficienza renale acuta, reazioni cutanee gravi, sangue nelle feci, vomito con sangue. Mi fermo qui. 

Ora mi pare evidente che se l’assuntore del farmaco ha una qualche patologia pregressa e magari allo stesso ignota al momento, si è recato in farmacia a comprare quel semplice farmaco e dovesse avere quel tipo di reazioni “gravi” come ci si potrebbe meravigliare di un nefasto epilogo? 

Quindi si mette in scena una comunicazione che diffonde paura e che procura come effetto la “rinuncia” al vaccino di tante persone che potrebbero averlo somministrato. E’ l’effetto immediato certificato diciamo già ieri dall’open day a Palermo per i vaccinandi over60 che si sono ritrovati in centinaia a far la fila per il vaccino Pfizer e poche decine per quello Astrazeneka. 

Senza contare che tutto questo alimenta il fiato dei complottasti no-vax, certi come sono che il tutto sia stato ordito per diminuire drasticamente la popolazione mondiale. 

Ribadisco che un tale tipo e livello di informazione non mi pare tollerabile e auspicabile sarebbe una presa di posizione anche a livello governativo per scongiurare gli effetti devastanti che rilevo. 

Personalmente rivelo di aver avuto somministrata la prima dose di vaccino Astrazeneka da qualche settimana e se dovessi passar a miglior vita di qui a poco dichiaro a beneficio degli eredi (che potranno evitare di ricorrere ai consigli di qualche mio famelico Collega) che non sarà stato a causa del vaccino visto che questo non mi ha procurato niente più che voglia di mangiar pesce per festeggiare! 

 

Francesco Macchiarella

 

 

 

 

 

 

 

 

DELLO STESSO AUTORE:

#ilpuntodimacchia: Musumeci ammetta gli errori e faccia un passo indietro, essere onesti non basta

#ilpuntodimacchia: La crescita del territorio attraverso le opportunità di finanziamenti pubblici

#ilpuntodimacchia, Dallo scandalo sui contagi un danno alla credibilità delle istituzioni e all’economia turistica

#ilpuntodimacchia: Non solo vaccini, il governo regionale informi su ristori, rilancio del turismo, uso effettivo dei fondi europei

#ilpuntodimacchia: Enrico Letta, lo ius soli e il bigottismo italiano

#ilpuntodimacchia: La qualità dell’informazione in tempo di pandemia

 

Commenta la notizia

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.