Egregio Direttore,
Devo tradire per questa settimana il mio appuntamento con i lettori che mi onorano della loro attenzione. Il momento, quasi inutile ribadirlo, è assai difficile per tutti visto che ormai da un anno ci dibattiamo tra mille problemi di vivibilità quotidiana soffrendo anche della incertezza che, percepiamo, potrà riservare il futuro. E certo il sottoscritto non è esente da queste quotidiane angosce facendo parte del mondo dei lavoratori autonomi.
Esprimo qui le mie scuse, ma mancherò il mio appuntamento settimanale perché nonostante i pensieri, il malumore strisciante e le preoccupazioni, questa mattina di sabato sono decisamente di buon umore, dopo che ieri sera si è andati tutti a riposare dopo aver appreso della formazione del nuovo Governo Draghi.
Quindi Direttore, questa settimana…
PASSO
Perché, si lo so è un Collega, però l’idea che ci si sia levati di torno quello che io definisco da tempo il #principedellasupercazzola mi sembra una di quelle notizie che andrebbe festeggiata con un carro allegorico in qualche sfilata di Carnevale se ce ne fossero quest’anno. Quello che “..garantista o giustizialista…contrapposizioni manicheee..”. Che resti tra noi perché pure qui mi esporrei al linciaggio di tanti aderenti agli hashtag #lebimbediconte.
Perché la settimana appena trascorsa è stata stressante, ma pure divertente perché è vero sì che ho passato parecchie ore più del solito davanti la Tv, ma assistere allo spettacolo dei vari opinionisti ormai abituati a un profluvio di messaggi social o whatsapp o di velineCasalino resistere per ore alle varie maratone senza dire assolutamente nulla è stato decisamente divertente.
Perché da settimane coltivo la speranza che questo che verrà sarà il miglior Governo degli ultimi decenni (mi butto così, tanto non mi esporrò al ludibrio dei lettori) che presto ci farà dimenticare (o sarebbe meglio tenerne memoria?) l’infausta stagione dei Toninelli & Lezzi dei tunnel del Brennero e dei condizionatori che condizionavano il PIL.
Perché è almeno divertente registrare come il mondo dei media sia passato da una unanime condanna del senatore di Rignano per aver provocato una crisi al buio incomprensibile a una rivalutazione seppur composta, giusto per non contraddirsi troppo palesemente.
Perché i motivi della crisi innescata non li capiva nessuno, salvo che, poi, sempre più numerosi commentatori ma pure parlamentari hanno affermato che la bozza del Recovery Plan ammannita nottetempo dall’Avvocato del Popolo era scandalosa sia come contenuti che come ipotesi di operatività (i 300 consulenti sic!), ma non era tanto migliore quella successivamente modificata.
Perché se è vero che la nuova compagine dei Ministri brilla per assenza di siciliani, essersi liberati di Azzolina e Bonafede andrebbe festeggiato in ogni piazza siciliana con un giro sui banchi a rotelle, pure se avrei ben volentieri conservato il posto al Min. Provenzano.
Perché coltivo gioiosa speranza che da ora in poi non ascolteremo più annunci di riforme “epocali” che la “gente aspetta da decenni”, o di leggi cui attribuire nomignoli da fumettisti tipo “spazzacorrotti”.
Perché passare da un Ministro della Giustizia (facevo fatica a dirlo e faccio ancora fatica pure a scriverlo), avvocatucolo che non vorrei neppure da praticante al mio studio, alla Prof. Cartabia, è come se la mia squadra del cuore sia passata da Chicaz..è a Ronaldo o da Maisentito a LeBron James, con tutti i limiti di conservatorismo fuori epoca almeno vantato dalla neo ministra.
Perché pare che da qualche settimana si viva l’epoca in cui, duole ammetterlo pure a se stessi, più spesso di quanto avessimo mai immaginato, ci troviamo a dar ragione a quel giornalista di destra che mostra di mantenere più lucidità di altri suoi colleghi progressisti dilaniati dalla incertezza se santificare Renzi o far finta di niente e sostenere che “…il vero vincitore è Mattarella..”.
Perché mi fanno un po’ sorridere i miei amici e sodali di sx che rimuginano pessimismo per il nuovo Governo puntando il dito sui Brunetta, Gelmini e Garfagna, dimenticando che forse si è varato un governo di coalizione e che (senza) forse alcuni di quelli dimissionati tra i 5S non erano poi meglio assai, anzi.
Perché in questo clima surreale del mondo della informazione troviamo la Selvaggia Lucarelli promossa da Giudice di Ballando con le Stelle e autrice di tweet e post acchiappalikes oltre il limite del buon gusto a redattrice di rubrica di prima pagina del Fatto Quotidiano. E non è il solo esempio che potrei fare.
Perché la faccia di Travaglio in Tv che, esibendo sempre il suo sorrisetto sfottente, quello che ricordiamo condire la faccia delle persone più detestabili si sia avuto la ventura di conoscere, non sa più a quali specchi arrampicarsi pur di non ammettere che, come gli capita assai spesso, non ci aveva capito un…fatto..nonostante l’aria e la sicumera che il depositario di ogni verità esibisce sempre, non ha prezzo.
Perché è in corso una patetica gara tra i tifosi delle varie fazioni politiche per attribuirsi il merito del risultato conseguito quando fino a ieri accusavano quell’altro di follia politica.
Perché mi addolora verificare ancora una volta come la “parità di genere” in Italia sia un concetto che siamo ancora costretti a scrivere nelle leggi elettorali o negli statuti di partito, ma oggi nutro speranza che questa sia la volta buona che diventi concetto condiviso senza bisogno di norme che ne assicurino l’applicazione.
Perché assistere alla ridicola apoteosi (??) di Salvini che è riuscito nel volgere di giorni o ore a cambiare idee su Europa, Ursula, Angela, euro, poteri forti, Draghi (anzi il Prof. Draghi), Speranza e Lamorgese (cit. Gramellini) è veramente esilarante.
Perché verificare la mutata considerazione che il mondo intero coltiva nei confronti dell’Italia da qualche giorno è qualcosa che mi rende meno pessimista per il mondo che lasceremo ai nostri figli.
Perché l’Europa prossima ventura rischia di trasformarsi dalla Europa di Angela all’Europa di Mario.
Perché a quel Senatore lì guai a riconoscere lungimiranza o meriti per tutto questo, ma un piccolo grazie per esser riuscito col suo caratteraccio a liberarci di Conte, Bonafede ecc…. e per apoteosi finale pure di Di Battista lo voglio riconoscere esponendomi al rischio di linciaggio pure a casa mia.
Perché alla vigilia di San Valentino voglio festeggiare per dar credito a questo 2021 che a un mese e mezzo dal suo esordio ci ha regalato gli out di Trump, Conte, Casalino, Di Battista e la lenta ma inesorabile dissoluzione dei fivestars, senza contare il perenne stato confusionale, a dir poco, dei Travaglio, Padellaro, Gomez e compagnia cantando. E dai che se ci levano di mezzo pure Arcuri, forse riusciamo a vaccinarci tutti prima che finisca l’estate prossima.

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