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Monreale, successo per la mostra di Filippo Lo Iacono, chiuderà il 4 ottobre

Lo Iacono ha ricevuto dal Sindaco Leoluca Orlando la Tessera Preziosa del Mosaico Palermo

MONREALE – Continuo e meritato il successo che è scaturito dalla mostra del pittore Filippo Lo Iacono presso il Circolo di Cultura Italia di Monreale.

La mostra inaugurata nella giornata dell’11 settembre scorso, che protrarrà i termini della prevista chiusura al 4 ottobre, è stata meta continua di visitatori provenienti dalla vicina Palermo ed anche di scolaresche.

Merito del pittore che ha saputo infondere nelle sue tele lo spirito creativo che caratterizzava l’evento: “Sicilia Arabo-Normanna-Visioni”.

Tra gli ospiti di riguardo ricordiamo il famoso critico d’arte Vittorio Sgarbi che in occasione dell’inaugurazione della Biennale dei Normanni, mostra avvenuta il 12 settembre scorso sempre a Monreale presso il Complesso Monumentale Guglielmo, ha voluto partecipare alla mostra di Lo Iacono, come già aveva fatto in altre precedenti occasioni.

Sembrerebbe ovvio ricordare tutte le cittadine italiane ed estere ove il maestro ha presenziato con le sue creazioni e dove ha ottenuto ampi riconoscimenti di pubblico e delle istituzioni.

Vogliamo semplicemente ricordare la mostra svoltasi nel settembre del 2019 a Garda, grazioso paesino sull’omonimo lago a cura dell’Amministrazione comunale, che seguiva a ruota altra mostra tenutasi nella città di Verona l’anno precedente, come pure ben quattro sue opere sono state presentate in occasione della 57^ biennale di Venezia.

Per non parlare delle mostre tenutesi ad inizio di quest’anno a Palazzo Jung e a Palazzo De Gregorio a Palermo, che gli hanno fatto conferire dal Sindaco Leoluca Orlando la Tessera Preziosa del Mosaico Palermo, per avere con le sue opere trasmesso in tutto il mondo la Sicilianità sempre

presente nei suoi oli.

L’elenco dei luoghi ove ha esposto sarebbe troppo lungo, basti solamente dire che a furore dei critici è stato

Restano solamente pochi giorni per conoscere ed apprezzare le opere create apposta per l’evento monrealese che con il suo stile, raffinatosi in trent’anni di carriera, lo pone accanto oltre che alla tradizione impressionista, anche al realismo ed ai pittori macchiaioli italiani.

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