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LIDL, tra il SI dei consumatori e il NO dei negozianti cosa deciderà la Politica?

LIDL crea indotto e crescita nel territorio in cui si insedia o ne assorbe ricchezza per trasferirla altrove? L’enorme responsabilità della politica

MONREALEPro o contro l’apertura del centro commerciale della LIDL? Una valanga di commenti, più di 500, sono giunti in poche ore in risposta alla domanda che abbiamo posto ieri sulla nostra pagina Facebook. E quasi tutti dello stesso tenore. La stragrande maggioranza dei cittadini monrealesi sembra essere a favore della nascita del centro commerciale che la multinazionale tedesca vorrebbe erigere sulla circonvallazione di Monreale. 

Nessuna sorpresa. I cittadini-consumatori non possono che vedere con estremo favore la presenza di un ulteriore centro commerciale alle porte della città. Sperano nella maggiore e diversificata offerta merceologica, ma soprattutto auspicano che la maggiore concorrenza possa portare ad un abbassamento dei prezzi dei prodotti offerti dagli altri negozi monrealesi.

Una posizione diametralmente opposta rispetto a quella dei cittadini-negozianti. Il LIDL vende un po’ di tutto, dai generi alimentari ai ricambi d’auto, dalle pizze surgelate al pollo allo spiedo, alle bistecche, a prodotti da forno, ad articoli da ferramenta. Se il colosso tedesco metterà piede a Monreale a risentirne pesantemente saranno certamente i fatturati dei supermercati monrealesi, ma un’incidenza, seppur inferiore, l’avranno anche i piccoli negozi di alimentari, le macellerie, i fruttivendoli. Ed è per questo che decine e decine di esercenti di quasi tutte le categorie commerciali hanno sottoscritto la petizione contro l’apertura del LIDL.

Perché se è vero che al LIDL non si troverà il caciocavallo, la ricotta locale, la susina sanacore, la carne a chilometro zero, né tantomeno il pane di Monreale o i biscotti ad S, l’offerta di prodotti a prezzi competitivi, confezionati o provenienti dalla Germania, modificherà inevitabilmente le abitudini di consumo di una parte dei consumatori monrealesi.

Per l’apertura del nuovo centro sarà decisiva la posizione che le forze politiche prenderanno in consiglio comunale. La giunta ha evaso positivamente la delibera di variante al Piano Regolatore Generale che destinerà l’area interessata da VL (Villeggiatura) a zona commerciale. Dopo il parere negativo espresso dalla III commissione consiliare sarà il consiglio comunale ad esprimersi definitivamente. Ma su quali considerazioni?

Daranno maggiore peso agli interessi, certamente legittimi, dei (tanti) consumatori, o a quelli, altrettanto legittimi, delle attività economiche (di numero certamente inferiore) locali, di cui molte a conduzione familiare.

È una questione importante per la città di Monreale, che meriterebbe, prima di approdare in consiglio comunale, un adeguato approfondimento all’interno dei partiti e dei movimenti politici chiamati ad esprimersi.

Quali sarebbero le conseguenze occupazionali sul territorio? Le assunzioni al LIDL basteranno a compensare i tagli che si potrebbero registrare presso gli esercizi monrealesi?

Quali ripercussioni si registreranno sulle produzioni casearie, agricole, vitivinicole e sugli allevamenti del comprensorio monrealese? Un LIDL è capace di creare un indotto e quindi di determinare crescita economica per il territorio in cui si insedia o piuttosto ne assorbe la ricchezza per trasferirla altrove?

Sono queste solo alcune delle riflessioni che gli amministratori monrealesi devono fare, e che presuppongono uno studio approfondito della problematica e una idea chiara di quale forma di sviluppo economico si vuole imprimere al territorio di Monreale.

E se dopo il LIDL volesse aprire lungo la circonvallazione di Monreale un punto vendita di Decathlon? Inutile chiedere ai cittadini cosa ne possano pensare, come inutile sarebbe chiederlo ai negozianti monrealesi (e non solo) di articoli sportivi. E vogliamo pensare ancora cosa potrebbe accadere ai negozi di arredamento se a Monreale o a Palermo dovesse sorgere un punto IKEA?

Domande retoriche alle quali la politica deve essere in grado di dare risposte.

 

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