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La Pro Loco di Monreale alla riscoperta della nostra storia. Intervista ad Amelia Crisantino

Ci sono cose che non valorizziamo semplicemente perché non le conosciamo. Non c'è una vera storia su Monreale, è ancora tutta da scrivere

MONREALE – In occasione dell’anniversario dalla nascita di Rosalia Novelli, la Pro Loco di Monreale ha voluto omaggiare la pittrice monrealese con un videoracconto. Nata il 1° febbraio 1628, Rosalia è la figlia del più famoso Pietro Novelli. La Pro Loco è un’associazione impegnata nella rivalorizzazione della cultura e delle tradizioni locali. Abbiamo intervistato Amelia Crisantino, storica e Presidente dell’associazione, sull’attività della Pro Loco e sull’idea che si nasconde dietro il video. 

Di cosa si occupa la Pro Loco? Che funzione vuole avere all’interno della città?

La Pro Loco è una associazione nazionale, esiste ovunque in Italia ed è un punto di riferimento per la valorizzazione del territorio. Noi, nel nostro piccolo, vogliamo lavorare per un turismo che a Monreale sia diverso. Monreale non ha bisogno di essere pubblicizzata. Il punto non è che non vengono turisti, arriva già tantissima gente. Ma è un turismo mordi e fuggi, che si ferma alla Cattedrale. Si sta tre ore e poi si va via. È come se fossimo su un giacimento ancora da scoprire. 

Monreale ha moltissime potenzialità, ma c’è un poco di miopia in giro. Un esempio per tutti: Antonio Veneziano è stato il maggiore poeta del Cinquecento siciliano. Ovunque avrebbero fatto un piccolo museo su di lui. Invece noi abbiamo solo una lapide annerita. Abitiamo a Monreale come se fossimo occupanti inconsapevoli a volte. Ma se racconti la storia ai ragazzi, poi quelle cose che hai raccontato diventano vere e i ragazzi diventano parte del territorio. Alla scuola in questo spetta un compito molto importante. Ma non è soltanto a scuola: è in tutto l’ambiente che bisogna rafforzare l’identità locale.
Bisogna avere il coraggio di essere ambiziosi su un progetto di rivalutazione del territorio. Creare delle situazioni positive ha una ricaduta immediata. Anche, per esempio, in termini di occupazione per i giovani, dato che i ragazzi da qui scappano perché non ci sono prospettive. Con la cultura ormai si mangia, si fa economia. Quest’anno sono arrivate a Monreale le Vie dei Tesori, delle quali ho curato l’edizione monrealese. È stato importante inserire Monreale, sempre con la stessa ottica: allarghiamo il circuito, non fermiamoci al Duomo. Monreale è stata la più grande signoria feudale della Sicilia, c’è una storia che dovrebbe essere il nostro patrimonio. Non qualcosa di segreto e nascosto, di cui non sa niente nessuno, ma un patrimonio conosciuto. La Pro Loco vuole avere questa funzione di riscoperta e rivalorizzazione.

Come nasce l’idea di raccontare la storia di Rosalia Novelli? Come si è sviluppato il progetto?

Sono diventata Presidente della Pro Loco nel novembre del 2019 ma, come tutte le associazioni, siamo stati penalizzati dalla pandemia. Abbiamo deciso di lavorare sui video proprio per via della situazione. Abbiamo inaugurato questa piccola serie cominciata con il compleanno di Antonio Veneziano, il 7 gennaio. Poi è stato il turno di Rosalia. È stata una cosa abbastanza impegnativa perché di Rosalia c’è rimasto poco, come si dice nel video. Eppure non è soltanto la figura di Rosalia in sé. Lei era una donna pittrice nel Seicento: ci dice tanto sull’identità delle donne artiste, sull’essere artista e donna in Sicilia. A me sembra una figura affascinante quella di Rosalia.

Il video è tutto autoprodotto grazie al lavoro volontario dei membri della Pro Loco e di amici dalla Pro loco. La biblioteca Torres ci ha ospitati, Padre Ruggirello è stato molto disponibile. Marcello Buffa, che insegna all’Accademia delle Belle Arti, ci ha aiutati per le riprese e poi riprese e montaggio sono stati fatti da Enzo Giaconia e Pippo Buzzetta, soci della Pro Loco. La voce narrante fuoricampo invece è di Anna Leto. È come se tutto fosse andato al posto giusto: la bambina è stata bravissima, Anna altrettanto, le riprese sono venute bene, il montaggio è stato ottimo. 

Il video è un’ottima forma per interagire in questo periodo. Al di là delle speranze e delle aspettative è piaciuto molto. Ha anche avuto tante visualizzazioni. Nessuno sapeva la sua storia, è stato bello anche per questo. Non è che Rosalia è una nostra scoperta, ma a Monreale potremmo dire di sì. Ci sarà una mostra a Milano sulle signore della pittura fra Cinquecento e Seicento, in cui sarà esposto il quadro di Rosalia Novelli conservato a Casa Professa. Quindi, a Milano nella mostra sulle signore della pittura c’è Rosalia Novelli, a Monreale è come se non fosse mai esistita. Ci sono cose che non valorizziamo semplicemente perché non le conosciamo. La verità è che non c’è una vera storia su Monreale, è ancora tutta da scrivere.

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