Monreale, 12 luglio 2018 – Prufissù è il nuovo cortometraggio firmato Kàlama Film, giovane casa di produzione cinematografica siciliana nata a Palermo. Scritto da Fabrizio La Monica e Roberto Ardizzone, con il monrealese Ninni Motisi, Gianfranco Damiano e Gianni Tornabene, il corto – disponibile sul canale YouTube Kàlama Film – affronta la tematica, attualissima, degli insegnanti vittime di aggressioni da parte di genitori violenti e ‘vendicativi’.
Sinossi: “Un professore sta tornando a casa dopo la fine della scuola. Ha fatto sospendere un suo alunno dopo una violenta lite con un compagno. Il padre del ragazzino, insieme al suo ‘compare’, sta cercando l’ignaro professore…”
Bastano solo pochi minuti a fotografare una realtà spaventosa; basta un breve film che, per denunciare un fenomeno sempre più preoccupante come quello della violenza dei genitori nei confronti degli insegnanti, sfiora l’assurdo. Un assurdo che, però, tanto assurdo non è, se pensiamo ai numerosi e recenti fatti di cronaca che vedono come protagonisti professori minacciati e malmenati da mamme e papà non particolarmente pacifici. Se è vero che la famiglia è il primo luogo educativo, è altrettanto vero che ci si scontra sempre più spesso con genitori convinti di potersi ‘fare giustizia’ da soli, pronti a difendere i comportamenti scorretti dei propri figli, piuttosto che correggerli.
Nelle scuole si moltiplicano gli episodi di violenza ai danni di chi tenta di svolgere il proprio lavoro insegnando, prima di tutto, il rispetto delle regole e degli altri. Da un lato, la violenza e l’aggressività dilaganti tra le nuove generazioni: il senso di onnipotenza di ragazzi che si sentono inviolabili, in diritto di far ciò che passa loro per la testa, anche a costo di calpestare libertà e dignità altrui; dall’altro, genitori che sembrano aver perduto il ruolo (fondamentale!) di educatori e, anzi, giustificano e appoggiano i comportamenti a rischio. Se è il caso, intervengono in prima persona tirando fuori pugni e imprecazioni. E così, l’alleanza ‘scuola – famiglia’, tanto auspicabile quanto necessaria, crolla.
Il corto diretto da La Monica risulta crudo ed efficace nella sua incisività, forse anche perché permeato da un’aura familiarmente mafiosa che lascia l’amaro in bocca. Particolarmente toccanti i minuti finali: il professore (interpretato da Motisi) resta impotente e abbandonato sul ciglio della strada, in mezzo ad un pianto sommesso che invoca aiuto; una scena sconcertante che amplifica il senso di solitudine sperimentato dall’insegnante e trasmesso allo spettatore.