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Monreale negli sguardi del Grand Tour, inaugurata la mostra sulle visioni di Monreale e le committenze degli Arcivescovi

La mostra rimarrà a disposizione del pubblico fino al 31 novembre prossimo e sarà parte del percorso museale

Una serata piena ed emozionante quella svoltasi ieri sera mercoledì 07 settembre a Monreale, apertasi alle 18.00 con la celebrazione dei “Primi Vespri”, presieduta dal nuovo arcivescovo Mons. Gualtiero Isacchi, che ha di fatto aperto la festa della Madonna del Popolo e celebrato la messa dedicatoria con la quale, nel 1267 la magnifica Cattedrale normanna fu dedicata alla natività della Vergine Maria e venerata con il titolo di Madonna del Popolo. La serata è continuata poi con l’inaugurazione della mostra “Monreale negli sguardi del Grand Tour”, opere e luoghi tra immagini dei viaggiatori stranieri e committenza degli Arcivescovi e con il video mapping “Nata da un sogno…”.

 

“La mostra presenta testi e manufatti di viaggiatori e stranieri provenienti soprattutto dal Nord Europa lungo il percorso del Grand Tour – ci spiega don Nicola Gaglio, parroco della Cattedrale -. A quei tempi il viaggio del Gran Tour, in Italia e in Sicilia, era prerogativa di precettori e giovani appartenenti alla nobiltà (anche se poi divenne più esteso) e scopo della mostra è proprio svelare le parole e le descrizioni di tali viaggiatori alla vista di Monreale, del suo patrimonio architettonico e del suo territorio. Accanto ai volumi del Grand Tour vengono inoltre esposti altri illustri volumi come il Lello, il De Giudice o il Gravina, i 3 grandi volumi storici tra i più importanti sulla Basilica Cattedrale di Monreale. Accanto ai testi in lingua originale, vengono altresì esposti disegni acquarellati di Smeriglio e immagini raffiguranti le fontane che abbellivano, e che in parte continuano a farlo, il percorso che da Porta Nuova arriva a Monreale.

La mostra – conclude don Gaglio – rimarrà a disposizione del pubblico fino al 31 novembre prossimo e sarà parte del percorso museale”.

“Una mostra importantissima per Monreale – continua la professoressa Di Natale, direttrice del Museo Diocesano di Monreale – perché mette in luce l’altissimo apprezzamento dei tanti viaggiatori che rimanevano incantati dalle bellezze del Duomo, dalle ricchezze del territorio e dalle sue meraviglie architettoniche”.

“La mostra mette insieme i testi dei viaggiatori stranieri che, tra le fine del XVII e il XIX secolo descrivevano il meraviglioso paesaggio monrealese, con le opere che ancora oggi possiamo apprezzare e le  incisioni che corredavano i testi – continua Sergio Intorre, curatore della mostra -. Ricostruiamo così un contesto sociale e culturale che ruota inevitabilmente tutto intorno alle figure degli arcivescovi, come Francesco Testa che, per esempio, volle le fontane e la strada panoramica, o le figure di Torres e dei grandi prelati che hanno segnato la storia ecclesiastica di Monreale e l’hanno arricchita nel tempo di questo meraviglioso tesoro di opere d’arte”.

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