GRISÌ – Domenica scorsa la comunità di Grisì, per iniziativa dell’associazione Grisì da Vivere, ha onorato la giovane madre Isabella Catalano nel 101esimo anniversario della sua scomparsa con una nuova lapide commemorativa.
Isabella Gaglio, coniugata in Catalano, viveva col marito ed i figli a Grisì. La notte del 20 agosto 1921, un misterioso incendio avvolse la sua abitazione. Mentre il rogo si espandeva, Isabella, che era incinta, si accorse che uno dei suoi figli era rimasto nella casa in fiamme. Per questo non esitò a tornare al suo interno per cercare di salvare il piccolo e con lei la segui anche un’altra figlia. Purtroppo il grosso incendio e i vani tentativi di domarlo da parte del marito ostruirono l’uscita ad Isabella ed ai suoi figli, che dunque morirono. Il gesto eroico di questa giovane mamma commosse la Sicilia e molte furono le donazioni spontanee per i famigliari superstiti. Il giornale L’ora aveva fatto erigere una lapide che purtroppo andò perduta nella ricostruzione dell’abitato negli anni 80. Grisì, che da subito ha onorato la sua concittadina, dedicandole la via nella quale abitava e il locale plesso scolastico, ha sempre ricordato e fatto ricordare il gesto di Isabella. L’Associazione Grisì da vivere ha dunque voluto risuggellarne la memoria con una nuova lapide che è stata inaugurata domenica scorsa alla presenza delle autorità e dei discendenti di Isabella che sono accorsi a Grisì per tale occasione. La sentita ed emozionante cerimonia ha fatto memoria di Isabella con vari interventi e numerosi sono stati gli applausi.
Così commenta Anna Catalano, pronipote di Isabella: “Manifestazione carica di emozioni, durante la quale si è elogiato il coraggio di una madre che mossa da amore incondizionato non si sofferma a riflettere su ciò che deve essere fatto ma agisce, subito e ignara delle conseguenze, sprezzante del pericolo corre tra le fiamme per evitare il peggio ma il peggio è avvenuto.
Amore, disperazione o irrazionalità hanno reso Isabella una eroina, perché questo è, ciò che a primo impatto potrebbe essere ritenuto la normalità, perché si pensa che chiunque sarebbe spinto ad agire così, in realtà di normalità ha ben poco, non tutte le donne sarebbero spinte da tale impeto e purtroppo la cronaca ce ne parla frequentemente.
Eroina, donna, mamma coraggio è la mia bisnonna.
E mentre la comunità di Grisì la ricorda per il suo gesto eroico, io la ricollego alle mie origini e nonostante non l’abbia mai conosciuta, il suo ricordo è sempre presente e vivo, colmo di affetto, per una donna che con il suo esempio mi ha mostrato i valori da seguire.
Il suo gesto ha segnato la storia della mia famiglia, di una famiglia che deve andare avanti nonostante la tragedia, nonostante il dolore.
Ciò purtroppo ha disgregato per poi riunire. Infatti nel momento in cui l’Associazione “Grisì da Vivere” ci ha comunicato dell’ evento, noi tutti, discendenti, siamo accorsi permettendo di ritrovarci.
Ognuno di noi con un carico emotivo nel cuore ha partecipato attivamente con ricordi, racconti ed emozioni. Ognuno di noi ha un suo vissuto legato a questa triste storia che caratterizza le nostre origini, la propria persona e la propria famiglia.
Un ringraziamento speciale va all’Associazione Grisì da Vivere, che ha organizzato la commemorazione e alla comunità di Grisì, che mantiene vivo il ricordo della mia cara bisnonna Isabella.”
L’Associazione Grisì da Vivere ringrazia le autorità intervenute e in particolare il Commissario capo della polizia Locale Antonino Grippi, Giuseppe Priolo e Giuseppina Gaglio per aver collaborato alla realizzazione della cerimonia.