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Altofonte in zona arancione, il sindaco De Luca conferma, si continua in DAD per una settimana

Ad Altofonte DAD nei 5 istituti, sospese anche le attività al centro anziani ed eventuali manifestazioni ludiche e religiose all'aperto

ALTOFONTE – Ieri aveva annunciato sul suo profilo Facebook l’intenzione di emettere l’ordinanza di chiusura delle scuole per la prossima settimana. Il sindaco di Altofonte, Angelina De Luca, aveva appena appreso la notizia che il suo comune era stato inserito dal presidente della regione siciliana in zona arancione. E con circa 250 casi positivi al covid 19, aveva annunciato che avrebbe prolungato la restrizione sulle scuole, in continuità con quanto stabilito mercoledì sera quando, assieme ad altri 160 sindaci siciliani, aveva ordinato la chiusura delle scuole di Altofonte da giovedì fino a domenica 16.

“Speravo di sbagliarmi perché è certo che la scuola sia il posto più sicuro dove mandare i nostri figli, speravo di sbagliarmi perché la scuola permette ai ragazzi di istruirsi, crescere e socializzare, speravo di sbagliarmi perché la DAD è una tortura per i bambini ed anche per i genitori”. Dichiarava così ieri la sindaca, supportando con queste motivazioni la sua scelta già adottata di chiudere la scuola e anticipando la successiva nuova ordinanza per la chiusura della prossima settimana.

In questi minuti, terminata la riunione con gli colleghi dell’ANCI Sicilia, la sindaca, raggiunta per telefono, ci conferma la decisione. 

“Il numero dei contagi si è ridotto a circa 230, alla luce di quanto appreso dal confronto con i medici del territorio. Ma rimane un dato preoccupante. La chiusura della scuola non è un atto che viene fatto a cuor leggero. La scuola di per sé non è un luogo a rischio. Purtroppo il mio timore è legato agli assembramenti che si formano davanti i 5 istituti da parte di genitori e familiari degli alunni durante gli orari di ingresso e di uscita. Centinaia e centinaia di persone accalcate davanti ai cancelli. Ritengo quindi che sia prudente posticipare di una settimana la didattica in presenza”.

Condizione necessaria per chiudere le scuole, sulla base dell’ordinanza del 7 gennaio del presidente della regione, è ricevere il parere tecnico sanitario obbligatorio da parte dell’ASP.

“Su questo aspetto si è fatta molta confusione – spiega la sindaca -. Ho sentito la dottoressa Daniela Faraoni (direttore generale ASP Palermo, ndr) per chiedere se servisse un ulteriore parere, ed anche la struttura commissariale. Mi hanno chiarito che la stessa richiesta di zona arancione inoltrata dall’ASP al Presidente della Regione equivale al parere tecnico sanitario. Non bisogna richiedere altro”.

L’ordinanza che a breve verrà pubblicata prevede da lunedì 17 e fino a venerdì 21 gennaio anche la sospensione delle attività dei centri socio-ricreativi e l’annullamento di ogni manifestazione civile e religiosa dove vi sia la concreta possibilità che si crei un assembramento di partecipanti.

Altofonte in zona arancione, sindaco De Luca: “DAD per un’altra settimana”

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