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Palermo ricorda Sciascia, intitolata allo scrittore la Biblioteca comunale di Casa Professa

 
PALERMO – Sulla prima pagina di un quadernetto bianco scriveva: “Autore Leonardo Sciascia”. Era ancora un bambino ma le sue idee erano già ben chiare. Intitolata allo scrittore agrigentino la storica Biblioteca Comunale nel Complesso monumentale di Casa Professa, la più antica fra le istituzioni culturali cittadine.

Per il trentennale della morte dello scrittore e giornalista, in piazza Professa, Palermo ricorda un protagonista della migliore lingua italiana. Sciascia, una delle grandi figure del Novecento italiano ed europeo, visse a Palermo per 22 anni dove è stato anche consigliere comunale. Uno spirito libero e anticonformista.

“Importante e significativo è stato colui che ha saputo interpretare la Sicilia e la sicilitudine”. Riassume così la figura di Sciascia, la direttrice della Biblioteca Eliana Calandra. “Grande l’impegno morale e civile dello scrittore”.

Parecchie sono le opere esposte nella sala del primo piano. Altre sono state donate dalla famiglia per l’occasione. Ma l’intitolazione non è tutto, e il saggista siciliano verrà ricordato nella Biblioteca attraverso un ritratto. Se ne occuperanno gli studenti dell’Accademia di Belle Arti che attraverso un concorso tracceranno il volto dello scrittore. 

Hanno preso parte il presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando, l’assessore alle Culture Adham Darawsha, il professore Fodale che ha consegnato i volumi e portato i saluti della figlia Laura. Presente il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il sindaco di Racalmuto, Vincenzo Maniglia e l’assessore Roberto Lagalla. “Ho sempre pensato che Leonardo Sciascia fosse un eretico – ha dichiarato il sindaco Orlando – di un’eresia che era conferma di libertà, in una terra nella quale purtroppo l’ortodossia era la mafia. Basterebbe questo per dare un senso all’intitolazione di questa che è la più importante istituzione culturale letteraria della Sicilia. Intitolazione che è anche un invito a leggere in una città, quella di Palermo, dove si dice che Leonardo Sciascia leggeva ma non scriveva, avendo l’abitudine di leggere a Palermo e di scrivere a Racalmuto. Un abbraccio carico di memoria e di ammirazione ai suoi familiari qui presenti insieme a noi”.

“Sapere che anche Palermo – afferma Vincenzo Maniglia – ha a cuore lo scrittore racalmutese e sta lavorando per il centenario ci rende felici e ci inorgoglisce”. 

A portate i saluti dell’assemblea regionale l’assessore Lagalla. “Ricordare Sciascia è un atto di responsabilità e impegno culturale. La biblioteca è una delle rappresentazioni fisiche più importanti per l’affermazione dei valori e dei pensieri”.

Le celebrazioni dello scrittore proseguiranno in serata, sempre presso la biblioteca dove, alle 20.30, si svolgerà uno spettacolo con la lettura di alcuni brani di Sciascia a cura di Alfio Scuderi e con musiche dal vivo eseguite da Diego Spitaleri.

L’ingresso allo spettacolo è libero.

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