PALERMO – Partirà oggi pomeriggio alle 18, da via Roma/piazza G. Cesare, il corteo del Palermo Pride, la manifestazione tanto attesa che è stata anticipata da una settimana di importanti eventi e dibattiti. A 50 anni esatti dai moti di Stonewall, che videro susseguirsi violenti scontri tra le forze dell’ordine di New York e la comunità omosessuale della città, oggi si celebrano quelle persone che si sono battute per il riconoscimento dei diritti del movimento Lgbt.
Ma il Palermo Pride non celebra solo loro: tutti i movimenti che lottano per i diritti sono protagonisti della giornata di oggi, che si colora di sfumature politiche a partire proprio dal nome dell’evento: Favolosamente antifascista.

“Il Pride di Palermo è un Pride che è nato politico – dichiara ai nostri microfoni Luigi Carollo, attivista gay che ha partecipato all’organizzazione dell’evento -, ogni anno viene dedicato a delle espressioni che non sono mai legate solo alla comunità Lgbt. Quest’anno il partner è Mediterranea. Tra le istanze rientrano quelle di tutti i lavoratori, del movimento femminista, della lotta alle mafie; non è una manifestazione esclusiva, ma inclusiva. E proprio il titolo vuole includere due elementi: sia il primo movimento nato con Stonewall 50 anni fa, nella parola Favolosamente, sia la lotta a questo rigurgito di violenza, misoginia e omofobia che purtroppo caratterizzano una parte del nostro paese e che non sono solo da collegare all’avanzata della destra”.
“Non è un’accusa diretta al governo – prosegue Carollo -, si percepisce che c’è qualcosa di più diffuso al livello umano: è un’ondata di violenza tangibile. Sicuramente c’è stato un indietreggiare sui diritti rispetto all’anno scorso, basti pensare che hanno tolto la possibilità di inserire nella carta di identità dei bambini la dicitura genitore 1 e genitore 2 per reinserire madre e padre, e in qualche modo c’entra il vertice che abbiamo adesso, ma è sufficiente vedere i commenti che invocano all’abbattimento della Sea Watch per comprendere che c’è anche qualcosa di più capillare. E ad accorgersene non sono solo gli esponenti dei partiti, ma anche persone senza ruoli politici”.
Si può dire che il filo conduttore del Pride di quest’anno è il cinquantennio del movimento di liberazione iniziato coi moti di Stonewall?
“Sì, e noi siamo l’unico Pride al mondo che si tiene esattamente il 28 giugno (giorno dell’inizio degli scontri, ndr). Anche il World Pride di New York si svolge di domenica, questo è l’unico al mondo. Dobbiamo moltissimo alle persone che, in situazione di netta minoranza, hanno dato vita al movimento di liberazione, ma è giusto celebrare anche quei movimenti che intorno a loro hanno fatto da apripista: i movimenti studenteschi e quelli dei lavoratori. Il movimento Lgbt non si è mai mosso in autonomia, tutti vanno letti come una costellazione compatta”.
E oggi il Pride riesce a convogliare tutti quei movimenti che lottano per i diritti?
“Sicuramente vuole farlo: diritti dei migranti, dei lavoratori, movimento femminista, studentesco, lotta alle mafie. Se ci riesce lo direte voi, ma l’intenzione di Palermo Pride è quella di coinvolgere e abbracciare le istanze degli altri. Da soli non si fa nulla, insieme si può fare tutto”.
Il corteo di oggi è stato anticipato da una settimana di eventi e dibattiti. Come sono stati i giorni pre-Pride?
“Gli eventi sono stati molto partecipati, fino all’altra sera presso la Casa del Popolo abbiamo avuto l’idea con i ragazzi di proiettare il film Pride, che racconta la storia vera dell’unione del movimento Lgbt con quello dei lavoratori. Siamo molto contenti di come si stanno svolgendo questi giorni, l’altro ieri c’è stato un evento dedicato ai bambini in collaborazione con Famiglia Arcobaleno e il circolo Arci Le Giuggiole, e sono eventi sempre più partecipati perché sempre più famiglie vogliono insegnare ai bambini la forza della non discriminazione e dell’accettazione del diverso come ricchezza. I bambini non hanno problemi a confrontarsi con due manne o due papà, se i bambini sono discriminanti è solo perché gli adulti insegnano loro a discriminare”.
Come si svolgerà la giornata di domani?
“Domani la concentrazione sarà nel primo tratto di via Roma intorno alle 16, il corteo partirà alle 18. Faremo un percorso un po’ più lungo che passerà dal cuore del centro di Palermo. Alle 19 ci sarà il tradizionale flash mob davanti al palazzo delle Poste, quello di questa edizione sarà molto particolare. Poi il corteo si sposterà ai Cantieri Culturali, dove la festa si aprirà con il momento politico. Parleranno Pamela Villoresi, direttrice del Teatro Biondo, Vanni Piccolo e la madrina artistica Romina Falconi, che ha fatto una canzone dal titolo Magari Muori insieme all’agenzia di pompe funebri Taffo, nota sui social per il suo black humor. Inoltre saranno presenti anche I Sansoni, con cui abbiamo girato un video dal titolo Uomofobia che sarà presentato domani. Ovviamente saranno presenti il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alle Culture Adham Darawsha. La festa proseguirà con musica e tanti dj set diversi per tutti i gusti”.
Leoluca in prima fila