RIMINI – Alcuni tesori del Duomo di Monreale, che con le cattedrali di Palermo e Cefalù è patrimonio dell’umanità, saranno esposti dal 18 al 24 agosto al Meeting di Rimini. La mostra si articolerà in cinque sezioni, con tre video e la riproduzione praticamente in scala 1:1 del portale di Bonanno e del Pantocratore.
Il pezzo forte dell’esposizione sarà l’icona dell’Odigitria, un capolavoro dell’arte medioevale, che lascia Monreale per la prima volta. In mostra saranno anche oggetti sacri che non vengono solo dalla cattedrale e dal suo museo, ma anche dalla biblioteca dei monaci, dalla biblioteca del Seminario, e dall’archivio storico della cattedrale.
La mostra racconta, infatti, la vita attorno alla Fabbriceria del Duomo. All’uscita della mostra sarà allestito uno spazio in cui alcuni studenti dell’Istituto per il mosaico di Monreale mostreranno come si crea un pezzo di mosaico.
Ma al Meeting per l’Amicizia fra Popoli di Rimini sarà anche ripetuto il concerto multimediale realizzato in prima mondiale nel Duomo di Monreale a cura del pianista Marcelo Cesena con i video del regista Alessandro Spinnato. Sarà un’altra occasione per fare conoscere il Tesoro di Monreale ad un pubblico internazionale.
Il tema di quest’anno del Meeting, tratto da una poesia di Karol Wojtyla, è «Nacque il tuo nome da ciò che fissavi».
La mostra sul tesoro di Monreale, che sarà allestita alla Fiera di Rimini e che avrà come titolo ”Si aprì una porta nel cielo: la cattedrale di Monreale”, vuole contribuire a dare un risposta al tema proposto dal Meeting.
“Tutto l’apparato musivo di questa basilica – spiega Mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale – introduce a una teologia della storia di Dio e dell’uomo, che partendo dalla creazione, culmina nella liturgia celeste.
Il Pantocratore con il suo abbraccio benedicente e il suo sguardo penetrante educa i cristiani, ed interroga chi è lontano dall’esperienza credente sul senso del proprio volto e del proprio nome”.
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La cattedrale monrealese è espressione dell’interdipendenza culturale che il bacino del mediterraneo, culla delle tre grandi religioni monoteistiche, ha saputo creare.
Con la sua presenza il duomo racconta di una grande simbiosi tra il mondo cristiano occidentale e quello orientale ed è espressione significativa della cristianità che respira a due polmoni. Troviamo qui l’impianto tipico delle grandi cattedrali dell’Occidente insieme all’apporto del linguaggio iconografico ieratico della comunità bizantina.
Questa chiesa siculo-normanna è oggi una grande “biblioteca”, un “atlante” di fede e di arte”.