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Il “carduni vruricatu” di Pioppo, un prodotto di qualità a rischio estinzione

Domani tavolo tecnico per inserire anche il “carduni vruricatu” nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali, come i biscotti a S, il pane, il susino sanacore, la zucca virmiciddara

L’iniziativa della Pro Loco di Monreale sul “carduni vruricatu” di Pioppo richiama la nostra attenzione su un cibo tipico delle feste invernali, legato all’identità del territorio, che esordisce sulle tavole per l’Immacolata e sparisce dopo carnevale. 

I carduna vruricati in insalata, a sfincione e a pastella sono ospiti fissi di ogni tavola festiva, oggi un po’ meno di un tempo perché la coltivazione ha bisogno di cure e attenzione, di tempi giusti e condizioni climatiche ottimali. Difficile che riesca a essere un prodotto economico e la sua produzione, molto ridotta, è adesso in mano a pochi coltivatori. 

In breve, i nostri carduna vruricati sono a rischio di estinzione. Un destino infausto che li vede accanto a tanti prodotti tipici bisognosi di protezione e tutela: l’omologazione del gusto e delle coltivazioni premia infatti solo i prodotti standard, con buona pace della biodiversità. Si impoveriscono così non solo le tavole ma tutto un patrimonio enogastronomico per cui l’Italia è famosa nel mondo. E la Sicilia, con la sua grande varietà di ambienti e tradizioni, è fra le regioni più ricche di prodotti locali che se non vengono tutelati e protetti rischiano di sparire. 

A Monreale abbiamo già quattro Prodotti Agroalimentari Tradizionali, riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole: i biscotti a S, il pane, il susino sanacore, la zucca virmiciddara: si punta adesso a inserire nell’elenco anche il “carduni vruricatu”. 

La manifestazione della Pro Loco sul carduni vruricatu viene realizzata all’interno di una progettualità tesa alla valorizzazione e promozione dei prodotti agroalimentari tradizionali della valle dell’Oreto, allargando così l’ottica da Monreale a tutta la Valle. Cioè a un territorio un tempo famoso per la sua fertilità e la varietà delle sue colture, che nei secoli ha nutrito la capitale Palermo: un territorio che oggi ha bisogno di essere ripensato e riprogettato, puntando a recuperare tutte le potenziali ricchezze proiettandole in un futuro meno cupo del presente.

Viviamo in un contesto povero di opportunità di lavoro, dove la riscoperta di un prodotto particolare, che richiede tecniche di lavoro specializzato, diventa un’opportunità per scoprirne le potenzialità rispetto alla biodiversità e alla cultura gastronomica: quindi per la creazione di nuovo lavoro nel rispetto dell’ambiente e della legalità.

Il “carduni vruricatu” di Pioppo sarà al centro del convegno organizzato domani dalla Proloco di Monreale sulla valorizzazione e promozione dei prodotti agroalimentari tradizionali della Valle dell’Oreto. Ai lavori, che si apriranno alle 17,00, al Collegio di Maria, siederanno rappresentanti dell’amministrazione comunale, del Forum CFC Oreto, ed inoltre produttori, sindacalisti, esponenti della scuola, dell’Università, del settore produttivo e commerciale agroalimentare.

 

 

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