MONREALE – “Verrà restituito ai monrealesi e ai turisti uno dei più suggestivi polmoni verdi di Monreale”. Un po’ come uno spot pubblicitario la frase a marzo aveva fatto il giro delle testate giornalistiche locali.
Un finanziamento da 50 mila euro sarà al vaglio dell’Ars la prossima settimana, somma fondamentale per il consolidamento del muro del Belvedere. A lasciare ben sperare per le sorti della villa comunale l’emendamento presentato dal capogruppo del Pd all’Ars, Giuseppe Lupo. L’emendamento, a suo tempo, venne inglobato nel maxi emendamento del governo Musumeci ad uno dei collegati alla legge finanziaria. Nei prossimi giorni sarà sottoposto al voto per diventare o meno legge.
La cifra è necessaria per la realizzazione dell’intervento di recupero della balconata della villa comunale. Infatti, dal crollo del marzo 2011, il giardino pubblico ė stato in gran parte precluso alla pubblica fruizione. Solo un anno fa, grazie all’impegno di un nutrito gruppo di volontari, era stata riaperta una porzione di oltre 40 metri di balconata. Ma tuttora la parte franata resta transennata per il cedimento del muretto di sostegno della ringhiera. Anzi, a novembre del 2018 c’è stato un nuovo cedimento che si è portato via una trave di cemento e pure una parte del parapetto. A causare questo secondo crollo è stato il maltempo abbattutosi sul territorio in quei giorni.
Oggi, in tanti temono la nuova stagione delle piogge in ragione del possibile allargamento del fronte franoso. Ma soprattutto i cittadini si chiedono quando arriveranno i fondi previsti per Monreale. A distanza di quattro mesi pare che rischino di evaporare se non ci sarà un’adeguata difesa con unghia e denti da parte di tutte le forze politiche dell’ARS, che stanno trattando la Finanziaria regionale.
“Mi auguro che l’impegno finanziario opportunamente previsto per la Villa, venga confermato nel disegno di legge collegato stralcio. Ovviamente, trattandosi di un intervento di spesa dipende principalmente dalla volontà del governo di darvi copertura finanziaria”. Afferma l’ex deputato Tonino Russo che nei mesi scorsi ha seguito molto da vicino la vicenda, beccandosi anche una denuncia per i lavori eseguiti in villa.
La preoccupazione, insomma, è che il finanziamento possa essere cancellato. Una scelta che lascerebbe l’amaro in bocca dei tanti monrealesi che sperano di poter veder la Villa tornare agli antichi splendori.
Una città sede di patrimonio dell’Unesco non merita di osservare impotente che, anno dopo anno, frani un pezzetto della sua storia e della sua identità. A questo punto è nell’interesse di tutte le forze politiche adoperarsi per far giungere il finanziamento a “casa”. La villa non ha colore politico e occorre attivarsi affinché non vengano tolti dal collegato.