Una carriera nata quasi caso ma che lo ha portato a percorrere i red carpet dei Festival più prestigiosi d’Italia e del mondo. È Angelo Faraci, monrealese classe 1989, partito giovanissimo dalla cittadina normanna per arrivare ad affiancare gli attori più rinomati del cinema internazionale e diventare successivamente regista e produttore.
“All’inizio ero molto scettico e non credevo che il mondo dello spettacolo potesse essere una strada vincente. Ma mi sbagliavo. E la mia carriera lo dimostra – dichiara Faraci ai nostri microfoni -. Ho iniziato per caso, perché mia sorella si era ritrovata nel mondo della moda. All’epoca mi arrabattavo tra mille lavoretti: dalla guardia giurata, al rappresentante di prodotti edili, all’allenatore di calcio. Ma poi è arrivata la svolta con la partecipazione, avvenuta quasi per caso, ad un progetto per Sky dopo il quale sono stato inviato a partecipare ad un casting per una importante fiction, a Roma. Ecco, quel casting l’ho vinto e sono stato selezionato per interpretare il ‘colombiano’ per Squadra Antimafia 6. Da lì è stata poi una continua escalation: mi sono trasferito a Roma, dove nel corso del tempo ho interpretato diversi ruoli, da piccole figurazioni, a ruoli secondari, a parti importanti in tantissime produzioni come ad esempio Rex 8, Il giovane Montalbano, Boris Giuliano, I fantasmi di Porto Palo con Giuseppe Fiorello e vari film per la Rai”.
“E poi è nata, inaspettatamente, la mia passione per il mondo della regia e della produzione che mi ha portato ai più grandi successi e alla notorietà. Mi sono occupato quindi di progetti di sensibilizzazione, per citarne alcuni, rivolti alle nuove generazioni contro il culto dell’illegalità, o a produzioni per Sky e Prime video per il mercato estero. Da 4 anni a questa parte produco cortometraggi per il sociale per la piattaforma Rai Cinema on demand che mi hanno portato a partecipare ai più importanti Festival internazionali fino a vincere, quest’anno, l’Oscar d’oro a Fiuggi come migliore sceneggiatura e ad avere menzioni speciali per Rai Cinema. Ma interpretare personalmente dei ruoli continua ad affascinarmi molto tant’è che ho partecipato, nel frattempo, come attore di storie vere, a Forum impersonando uno dei contendenti in diverse cause messe in scena e andate in onda su Canale 5 e, ultimo ma non in ordine di importanza, ai Leoni di Sicilia, al fianco di Miriam Leone e Michele Riondino.
Il mio più grande trionfo però è la mia agenzia di produzione cinematografica avviata già nel 2015, ‘Ancora cinematografica’ che rappresenta oggi più di 700 persone in Sicilia e che si occupa anche di recruitment e casting. Le mie ultime due fatiche, che si sono trasformate in grandi successi, sono due cortometraggi girati in Sicilia, a Montalbano Elicona uno e a Sant’Angelo di Brolo l’altro, che hanno raggiunto traguardi insperati: ‘Provvidenza’, corto di 9 minuti distribuito da Rai Cinema, che ha fatto 262mila visualizzazioni solo nel magio 2022 e mi ha catapultato in Festival internazionali come Londra o Berlino oltre ad avere vinto il premio per il miglior montaggio nel Festival internazionale del Cinema di Sezze ed essere arrivato in finalissima a Castrovillari e adesso in Concorso 2023 ai David Di Donatello. E poi ‘Pietrazita’, cortometraggio di 11 minuti in cui io stesso impersono il personaggio antagonista con Beatrice Ingegnieri, Maria Antonina Macaluso e Benedetto Lo Monaco, che si ispira al grande cinema del maestro Tornatore raccontando le tradizioni siciliane pure e semplici di una volta attraverso il personaggio di una bellissima donna sicula”.
Una carriera già ricca di successi che promette bene, insomma, in cui però, come lo stesso Angelo ci confida, il sacrificio è stata fin dall’inizio la parola d’ordine. “Ho dovuto lasciare Monreale, la mia terra, da cui anche oggi son costretto a rimanere lontano per lunghi mesi, ma posso dire con orgoglio di avere raggiunto importanti risultati. Sto costruendo qualcosa di grande e continuerò a lavorare per il mio sogno, un film storico-culturale, magari in costume, da portare a Venezia o a Cannes”.
Il dovere di un regista è dare importanza all’anima dello spettatore.
In questo caso Angelo Faraci lo fa continuamente in tutto ciò che fa.
Complimenti Angelo Faraci e complimenti anche alla sua dolce metà.