È stato arrestato dai carabinieri di Palermo un uomo di 33 anni accusato di avere accoltellato il giovane Vincenzo Trovato in un lido a Balestrate. Il giudice per le indagini preliminari (GIP) ha condiviso l’ipotesi accusatoria della Procura della Repubblica di Palermo. L’indagato era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto da parte della polizia giudiziaria, i Carabinieri della Compagnia di Partinico, il 12 agosto scorso, all’esito delle indagini eseguite nell’immediatezza dei fatti, avevano consentito di raccogliere un circostanziato quadro indiziario a carico dello stesso per il reato di omicidio.
Secondo il GIP Vincenzo Trovato sarebbe stato ucciso da un uomo di 33 anni di origini siciliane ma emigrato nel Nord Italia, poiché ci sono delle evidenze che proverebbero che la causa del decesso risale ad una lesione da arma da taglio ad un arto inferiore e che tale colpo sarebbe stato inflitto dall’indagato nel corso di una colluttazione, ritenendo altresì sussistere il pericolo di reiterazione del reato e il rischio di inquinamento probatorio. Il 33enne adesso si trova presso la struttura detentiva del Pagliarelli.
“Carissimi mamma Rosalia e papà Enrico, carissimo Vito e famigliari tutti: non siete soli”. Apre così l’omelia il prete al funerale del giovane – “Siamo in tanti ad essere venuti in questa chiesa per stringerci intorno a voi. Non troviamo parole umane capaci di esprimere ciò che proviamo in questo momento. L’unica parola che ci è sembrata buona è la nostra presenza, il nostro esserci. La verità delle cose – continua il prete – non si esaurisce in ciò che accade e che si vede con gli occhi e che si può misurare e verificare, c’è un altro piano più profondo: è lì che si trova il senso. Vincenzo era un gran lavoratore, ma il significato del suo lavorare non lo si comprendeva solo guardando alla fatica compiuta quotidianamente, ma piuttosto dall’ascolto del cuore di Vincenzo, dei suoi sogni, del suo desiderio di costruire un futuro migliore”.