MONREALE – Ieri mattina si è aperto ufficialmente il processo contro il monrealese Francesco Pampa, titolare dell’azienda Vanity Models Management, e Max Vicari.
I due – assieme a Filippo Giardi, l’unico dei tre ai domiciliari – hanno optato per il rito abbreviato dopo essere stati arrestati in seguito alla denuncia della madre di una presunta vittima.
Alle giovani e aspiranti modelle sarebbero state offerte cifre che andavano dai 50 ai 150 euro per prostituirsi durante alcuni eventi tenutisi fuori dalla Sicilia. A gestire questo sporco giro sarebbero stati proprio i due imprenditori, accusati anche di aver consumato rapporti con delle modelle non ancora maggiorenni.
La scorsa mattina il giudice dell’udienza preliminare Rosario di Gioia ha ammesso la costituzione di parte civile di cinque presunte vittime, il processo è stato poi rinviato a settembre.
Pampa, Giardi e Vicari hanno optato per il rito abbreviato, questo – se condanna sarà – darà loro uno sconto della pena di circa un terzo del totale.
I tre erano stati arrestati lo scorso 14 gennaio dopo i risultati dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e dal sostituto Sergio Mistritta.
I primi accertamenti sul caso erano partiti già nell’estate del 2019, quando la madre di un’aspirante modella – ancora 15enne – scoprì che la figlia sarebbe stata costretta a prostituirsi per soddisfare i clienti dell’agenzia per la quale lavorava.
Alcune ragazze sarebbero state utilizzate dai due imprenditori per organizzare delle orge con ostriche e champagne, così come richiesto dai loro clienti.
Francesco Pampa, imprenditorie monrealese, era stato arrestato assieme all’imprenditore palermitano, Massimiliano Vicari, la mattina del 14 gennaio. Pampa è ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale nei confronti di minorenne, prostituzione minorile, induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenne. Vicari è invece ritenuto responsabile dei reati di prostituzione minorile ed induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenne.
Assieme a loro, indagato del reato di prostituzione minorile, era finito nell’inchiesta anche il monrealese Filippo Giardi. Per lui erano stati disposti gli arresti domiciliari.
Francesco Pampa, questa mattina l’interrogatorio di garanzia