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Adorazione: un romanzo di formazione e adolescenze

Un gruppo di ragazze e ragazzi alla ricerca della propria identità

Alice Urciuolo, giovane scrittrice ventisettenne, già sceneggiatrice della serie Skam Italia, ha composto un mosaico di personalità e momenti che creano un romanzo di profonde analisi adolescenziali. Adorazione (66thand2nd, 352 pp., 18 euro) è un romanzo che racconta di un percorso difficile di crescita di un gruppo di ragazzi nella provincia di Latina, in un clima di sfiducia e d’omertà. Quell’adorazione che rimanda quindi ad un desiderio di riscatto, di gioie nascoste, di momenti d’impotenza.

La vicenda che unisce tutte le successive del racconto è l’omicidio della giovane Elena, uccisa poco tempo prima dal fidanzato geloso. Elena unisce, anche nella sua assenza, questo gruppo di ragazze e ragazzi che vive un’amicizia in una sorta di venerazione per l’amica perduta. Un gruppo formato da Diana (l’insicura, vogliosa di crearsi una sicurezza interiore), Vera (apparentemente sicura di tutto), Giorgio (fratello di Vera, tormentato da sentimenti mai dichiarati alla compianta Elena) e Vanessa (cugina di Giorgio e Vera). Questo gruppo vive quasi una necessità di uscire dagli schemi di quella provincia di derivazione fascista, quei luoghi, l’Agro Pontino, che indirettamente rimanda ad una mentalità chiusa. Adulti che nascondono verità, quella tragedia di Elena che sembra essere oggetto di un’operazione di cancellazione da parte della comunità, i valori patriarcali sopprimono esigenze e progetti. Questi ragazzi però vogliono vivere tutto quello che è parte dell’adolescenza, senza alcuna menzogna, a rischio di farsi male e di avere delusioni.

Un percorso di compleanni, di bagni in spiaggia, di baci, di carezze, di delusioni, di prime volte. Un romanzo di formazione che racconta di trasformazioni. Trasformazioni che nascono o muoiono sul nascere in un contesto arido che sembra quasi complottare per evitare aspirazioni. Bisogna agire quasi di nascosto per guadagnare le proprie soddisfazioni ma più forte è la voglia di farlo alla luce del sole. Liberarsi dall’ottusità di un mondo in cui non ci si riconosce. Un romanzo che serve anche a capire l’adolescenza di oggi: un mondo tanto complesso che è insensato ridurlo a gruppi di “felici ma tormentati idioti”. Capire l’adolescenza di oggi non significa solo rimproverare, insegnare, proteggere. C’è qualcosa che probabilmente solo da adolescenti si può comprendere. Sta ai genitori (e non solo) il tentativo di capire quel mondo giovanile, perché ci sono voglie di trasgredire e desideri di vittoria. L’indifferenza e la superficialità di giudizio verso gli adolescenti servono solo ad aumentare le distanze con loro.

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