Continuano le indagini sull’omicidio della giovane Roberta, presumibilmente uccisa dal fidanzato Pietro Morreale.
Il fidanzato della ragazza, 19enne esperto di arti marziali, nega di averla prima uccisa e poi data alla fiamme.
Piero, prima di un tombale silenzio, avrebbe dichiarato di aver aiutato Roberta che, secondo la sua ricostruzione, si sarebbe data alle fiamme da sola tentando il suicidio.
Emergono nuovi e inquietanti retroscena sulla relazione di Roberta e Pietro, descritta come tossica da un’amica.
“Pietro la picchiava e la minacciava, diceva che se l’avesse lasciato avrebbe ucciso lei e tutta la sua famiglia, la stessa famiglia che l’aveva accolto fra le mura di casa come uno di famiglia”.
Tra le prove al vaglio dai carabinieri anche alcune chat della ragazza, che avrebbe confessato alle amiche più intime i maltrattamenti, mandando anche delle foto in cui sono evidenti i lividi sul viso causati da Pietro.
La gelosia morbosa del ragazzo è stata riconosciuta anche dal pm incaricato di seguire le immagini, che ha definito il ragazzo come “ossessionato dalla vittima, per paura di essere lasciato” e anche “personalità incline al delitto e insensibile alla gravità dell’evento”.
Pietro Monreale adesso è in stato di fermo in attesa dell’udienza, prevista per la metà di febbraio,
Il ragazzo è accusato di aver ucciso la fidanzata e di averle dato fuoco per occultare il cadavere e di averla gettato in un burrone.
In aggiornamento.