Il calcio del Sud Italia si è sempre distinto per la sua grande passione ma anche e soprattutto per irradiare un enorme talento. In contrasto con l’organizzazione e la concretezza del calcio del Nord, il pallone che trova la sua espressione nei campi sterrati del Meridione si è sempre caratterizzato per l’estro e la fantasia, con una serie di grandi rappresentanti capaci di farsi spazio anche nelle grandi squadre del campionato italiano.
Adesso che il discorso Scudetto è circoscritto nelle tre grandi realtà del Nord Italia, come ben indicano le attuali quote della Serie A, possiamo però ricordare che sono stati tanti i giocatori siciliani ad aver fatto strada nel calcio che conta. Il primo di tutti è senza dubbio Totò Schillaci, originario di Palermo ma che ha iniziato a far parlare di sé alla fine degli anni ’80 nel Messina di Zdenek Zeman. Il centravanti classe 1964 fu uno dei grandi protagonisti della stagione 88-89 della squadra peloritana segnando 23 reti e attirando così l’interesse della Juventus, che l’avrebbe acquistato nell’estate del 1989. Il suo più grande exploit, tuttavia, sarebbe arrivato nell’estate successiva, quella del mondiale di Italia ’90. Le notti magiche raccontate da Eduardo Bennato e Gianna Nannini lo ispirarono non poco: il palermitano fu prima capace di prendersi il posto da centravanti titolare e poi di vincere il titolo di capocannoniere della kermesse, qualcosa mai più realizzato da un italiano. Nonostante non avesse mai giocato nel Palermo, Schillaci sarebbe diventato un mito per i giovani del capoluogo siciliano, e ancora oggi è il giocatore siculo più famoso di tutti.
Un altro giocatore siciliano a far parlare molto di sé sarebbe stato Michelangelo Rampulla, portiere nato in provincia di Messina nel 1962 e subito da giovanissimo conosciuto per la sua grande abilità con la palla tra i piedi. Praticamente antesignano del portiere moderno per la sua capacità di far partire l’azione, l’estremo difensore è stato il primo della sua categoria a segnare un goal su azione in Serie A durante la stagione 1991-92, in un match tra la sua Cremonese e l’Atalanta. All’epoca non c’erano ancora i social media e non era semplice diffondere video, ma l’impresa del portiere siciliano resterà per sempre nella memoria degli appassionati di calcio all’italiana. Passato poi alla Juventus, Rampulla sarebbe stato ricordato come un estremo difensore rivoluzionario, e ancora oggi che è preparatore dei portieri viene trattato con il massimo rispetto dai giovani che vogliono seguirne i passi.
In ordine di tempo, anche Alessandro Parisi e Giuseppe Mascara hanno lasciato una grande traccia nel calcio italiano. Il primo, soprannominato il Roberto Carlos dello Stretto, ha realizzato una splendida stagione 2004-05 in Serie A con il Messina, mettendo a segno ben 6 goal nel campionato più difficile d’Italia. Il secondo, idolo del Catania, ha onorato come nessun altro la maglia numero 10 della società etnea e si è reso famoso per un goal da centrocampo in uno storico derby vinto 4-0 in casa del Palermo.
Da Schillaci a Mascara, il calcio siciliano ha dimostrato di essere vivo e dinamico e di godere di ottimi rappresentanti.