“Strade e piazze chiuse anche prima delle 21”. La circolare del Viminale inviata ai prefetti, dopo le misure varate con il nuovo Dpcm, chiarisce anche le regole per gli spostamenti. La seguente circolare avrà una validità minima di 15 giorni, ma non superiore al periodo di validità del Dpcm, il 3 dicembre.
“La possibilità di disporre la chiusura di strade o piazze nei centri urbani, dove si possano creare situazioni di assembramento, già precedentemente prevista dopo le ore 21.00, viene espressamente estesa all’intero arco della giornata o comunque a specifiche fasce orarie non predeterminate, sempre fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private” – scrive il Viminale all’interno della nuova circolare rivolta ai prefetti.
“Qualunque sia l’area territoriale di riferimento – afferma il Viminale – l’attuale andamento epidemiologico sollecita i cittadini ad osservare comportamenti responsabili, ispirati al principio di massima cautela, come, peraltro, si rinviene nella forte raccomandazione di limitare gli spostamenti personali nell’area gialla anche nelle fasce orarie della giornata non soggette a restrizioni della mobilità”.
Multe per chi non rispetta le restrizioni
I trasgressori delle nuove disposizioni contenute nel nuovo Dpcm rischiano una multa che va dai 400 ai 1000 euro. Chi non rispetterà l’obbligo di isolamento fiduciario e la quarantena può essere denunciato per epidemia colposa. Le sanzioni sono rimaste uguali a quelle previste per l’uso obbligatorio della mascherina al chiuso e all’aperto. Chi sarà sanzionato per aver violato i divieti di spostamento e pagherà entro cinque giorni potrà usufruire della riduzione della sanzione.
La sanzione per quanto concerne i malati e persone in attesa di risposta, sarà molto elevata: “Chi ha contratto il Covid-19 ma non rispetta le restrizioni può incorrere in una sanzione penale con l’arresto da 3 a 18 mesi, oltre che in un’ammenda da 500 a 5.000 euro”. Multe severe anche per chi ha “eseguito il tampone ed essendo stato posto in quarantena precauzionale viola il provvedimento, sarà punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a 1.000 euro”.