MONREALE – Nell’ottobre del 2018 era stata ufficializzata la costituzione del movimento politico “Il Mosaico”. A distanza di due anni, nel pomeriggio di ieri, ne è stata inaugura la sede, a Chiasso San Giorgio. Il portavoce del Movimento, Roberto Gambino, l’ha presentato come una ‘casa’ dove discutere, confrontarsi, studiare, proporre, per realizzare quel cambiamento culturale che veda la politica frutto della partecipazione attiva dei cittadini e delle tante associazioni presenti nel territorio che non hanno una sede di riferimento. Un luogo a disposizione di chiunque vorrà continuare a dare fiducia al progetto del Mosaico, quello di “costruttori di comunità”.
All’inaugurazione presente anche il sindaco Alberto Arcidiacono, che ha sottolineato il ruolo fondamentale svolto dal Mosaico all’interno della compagine amministrativa.
Arcidiacono si è soffermato sul cambio culturale che si sta cercando di apportare alla città, “che ha avuto per troppo tempo poche attenzioni”.
Il sindaco ha colto l’occasione per evidenziare come in un anno di amministrazione si siano ottenuti più finanziamenti che nei precedenti decenni, ma come sia difficile, e frutto di un lavoro certosino, analizzare e scoprire le tante criticità che negli anni si sono sedimentate nelle stanze di governo.
“Nel recente passato non c’è stata partecipazione politica, perché la politica ha perso di contenuto. Non si è parlato di lavoro, dei temi sociali, di rifiuti, di economie, di bilancio. Oggi abbiamo la possibilità di inverare un progetto elaborato quando è nata questa alleanza civica, e che ci ha permesso di mettere al fronte le nostre donne e uomini migliori. Si sta realizzando quel cambio culturale che è necessario per riportare Monreale tra le grandi città”.
Quindi l’augurio al Mosaico: “Monreale oggi è un altro territorio, cambia e lo fa continuamente con il contributo di tutti noi. E spero che questa sede possa coinvolgere più persone possibili, perché significherebbe riportare Monreale a discutere”.
Nel corso della serata si è proceduto anche al nuovo tesseramento. Le adesioni al Movimento hanno già registrato una crescita rispetto a due anni fa. Dei 77 iscritti all’atto della fondazione, nel 2018, solo 2 non hanno rinnovato l’adesione, mentre ci sono state 15 nuove richieste.