MONREALE – Il Giro d’Italia, e soprattutto la sua gestione, ha dimostrato che Monreale è nelle condizioni di ospitare i grandissimi eventi.
L’organizzazione impeccabile ha fatto da cornice ad una manifestazione che ha portato in positivo l’immagine della città al di fuori dei confini nazionali. Una riuscita al di sopra forse delle aspettative, nulla è andato storto. Gli appassionati di ciclismo hanno potuto godere della gara facendo il tifo per i loro beniamini.
E se Palermo, purtroppo, verrà ricordata anche per la brutta caduta di Lopez a causa delle imperfezioni dell’asfalto, la città normanna, nonostante i vincoli della sovrintendenza su basolati e sanpietrini, ha superato brillantemente anche questa prova.
E nulla era scontato, né sul piano della gestione della sicurezza, date le restrizioni imposte dalle normative sul covid19, né sul piano dell’organizzazione dell’evento in sè stesso. 176 ciclisti comportano una macchina organizzativa enorme. Basti pensare solamente alle 176 ammiraglie, per non parlare delle motociclette delle troupe giornalistiche e delle forze di polizia, o ancora dei tir di tutta l’organizzazione.
La partecipazione del pubblico non ha registrato i grandissimi numeri che ci sarebbero stati certamente in un periodo più …”normale”. Complice la paura, ormai molto diffusa, del covid, che ha tenuto molte persone a guardare il giro in tv. Ma ad avere inciso sarò stata anche la brevità della tappa, che ha spinto molti palermitani a rimanere nel capoluogo a godersi il passaggio e l’arrivo dei ciclisti.
Soddisfazione anche tra gli esercenti dei bar e dei ristoranti. Se i primi hanno lavorato molto il giorno della corsa, i ristoranti hanno registrato i maggiori incassi nei giorni precedenti, per la presenza in città delle troupe di giornalisti e degli addetti al montaggio delle strutture e degli stand, così come del personale della sicurezza. Non è stato invece registrato il sold out che si sarebbe potuto prevedere presso le strutture ricettive. Una buona parte di B&B, case vacanze e alberghi hanno riempito tutte le stanze le notti dell’1 e del 2, altre invece sono rimaste con alcune camere vuote. Il contesto sanitario ha fatto da deterrente agli spostamenti dei tifosi, soprattutto di quelli provenienti da fuori lo stretto.
La città ha anche goduto di un restyling che ha riguardato soprattutto le strade, non solo quelle del centro, ma anche della periferie. E per Via Santa Liberata, finalmente, le buche saranno un lontano ricordo.
Prova superata in pieno. Monreale dimostra di avere i numeri per ospitare i grandi eventi. Il Giro d’Italia ne è stato la cartina di tornasole. Il tandem tra l’amministrazione comunale e quella regionale ha funzionato anche questa volta, e gli addetti ai lavori sussurrano che a breve ci sarà un’altra grande iniziativa che porrà la città nuovamente al centro dell’attenzione nazionale.
Intanto questa sera prenderà il via la rassegna di musica sacra all’interno del duomo arabo normanno, che ospiterà tra i direttori d’orchestra più famosi al mondo. Un’altra grande vetrina per Monreale.