Secondo l’accusa della Procura di Palermo sarebbero questi gli affiliati alle cosche mafiose di Misilmeri e Belmonte Mezzagno. Sette uomini, di cui 5 sono stati tratti in carcere e 2 agli arresti domiciliari
La custodia cautelare in carcere è stata applicata per:
– SCIARABBA SALVATORE NATO A PALERMO CL. 1950 GIA’ DETENUTO CASA CIRCONDARIALE DI BENEVENTO;
– CASELLA STEFANO NATO A PALERMO CL. 1978 RINTRACCIATO IN PROVINCIA DI TORINO;
– BONANNO GIUSEPPE NATO A MISILMERI CL. 1960 GIA’ DETENUTO CASA CIRCONDARIALE PALERMO;
– NOCILLA CLAUDIO NATO A PALERMO CL. 1975
– IMPARATO ALESSANDRO NATO A PALERMO CL. 1977
Sono finiti agli arresti domiciliari:
– RIZZO GIUSEPPE NATO A PALERMO CL.1949
– CONTORNO GIUSEPPE NATO A PALERMO CL. 1948
L’operazione di questa notte è avvenuta in seguito all’indagine Cupola 2.0 che già a dicembre 2018 aveva portato ad altri arresti. Allora era stato bloccato il tentativo di riorganizzazione della nuova commissione provinciale di cosa nostra palermitana, che si era riunita per la prima volta il 29 maggio 2018. vennero arrestate 19 persone ritenute appartenenti al mandamento mafioso di Misilmeri-Belmonte Mezzagno, tra cui Filippo Bisconti e Salvatore Sciarabba, co-reggenti, Vincenzo Sucato, reggente della famiglia mafiosa di Misilmeri e deceduto per coronavirus il 2 aprile nel carcere di Bologna, Stefano Polizzi, reggente della famiglia mafiosa di Bolognetta.
Le accuse per i nuovi soggetti sono per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsioni aggravate dal metodo mafioso e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale (VEDI ARTICOLO).
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