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Messa di Pasqua senza fedeli, vietata la Via Crucis

Il Giovedì Santo niente lavanda dei piedi, nessun battesimo durante la veglia pasquale

MONREALE – Niente Via Crucis, né lavanda dei piedi. L’Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Monreale ha emesso in questi giorni le disposizioni su come andranno gestite le lriturgie della Settimana Santa. 

In ottemperanza ai decreti ministeriali emessi per combattere il contagio da Covid-19, Mons. Michele Pennisi ha stabilito una serie di prescrizioni da osservare nel corso delle liturgie pasquali.

I Presbiteri dovranno celebrare i riti della Settimana Santa senza la partecipazione dei fedeli, nel rispetto delle misure restrittive ministeriali su assembramenti e movimenti delle persone.

I fedeli sono invitati a unirsi alla preghiera nelle proprie abitazioni, anche grazie alla trasmissione in diretta dei vari momenti celebrativi e alla valorizzazione di sussidi curati per la preghiera familiare e personale.

Il celebrante potrà avere accanto solo chi serve all’altare, e alla messa potranno partecipare un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, due operatori per la ripresa, purché siano rispettate le misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica.

Vietate le processioni e altre espressioni della pietà popolare, salvo rinvio ad altra data conveniente.

Per la Domenica delle Palme si potrà tenere solo in Cattedrale una processione all’interno della chiesa con ramo d’ulivo o di palma per la commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme. nelle chiese parrocchiali, invece, sarà adottata la forma semplice.

La celebrazione della Messa crismale è stata trasferita ad altra data, in sintonia con la decisione che il Santo Padre, Primate d’Italia, adotterà per la Diocesi di Roma, secondo quanto indicato dal Consiglio Episcopale Permanente della Cei;

In caso di vera necessità ogni presbitero potrà benedire l’olio per l’Unzione degli infermi.

Nella Messa del Giovedì Santo (Coena Domini), saranno omesse la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione, e il Santissimo sarà riposto nel Tabernacolo.

Nella preghiera del Venerdì Santo sarà introdotta un’intenzione “per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti”.

Nel corso della Veglia pasquale non saranno amministrati battesimi.

Le presenti disposizioni sono estese ai monasteri e alle comunità religiose dell’Arcidiocesi.

L’Arcivescovo ha ricordato anche che in caso di estrema necessità l’atto di dolore perfetto, accompagnato dall’intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, comporta immediatamente la riconciliazione con Dio. Se si verifica l’impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il “votum sacramenti”, cioè anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (il Confesso a Dio onnipotente, l’Atto di dolore, l’invocazione Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me) comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi.

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