MONREALE – “Si – cura…mente donna” è un aforisma che evoca il valore formativo di un importante seminario e del relativo campus per studenti, dedicati alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di discriminazione e violenza di genere. I due eventi hanno avuto luogo rispettivamente il 14 febbraio presso la sala convegni “Casa del Sorriso” e il 15 febbraio, presso il liceo “Santi Severino” di Partinico.
Un progetto ambizioso promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’UCIIM nazionale, nell’ambito delle azioni di “prevenzione e contrasto alla violenza alle donne anche in attuazione della Convenzione di Istanbul”.
Sono coinvolte 9 regioni d’Italia con 38 Istituzioni Scolastiche, di cui 5 nella regione Sicilia: l’I.C. Margherita di Navarra e l’I.C. Guglielmo II di Monreale, il Liceo Classico Santi Savarino e l’IIS Danilo Dolci di Partinico, la D.D. 2° Circolo Ruggero VII di Castelvetrano.
Coordinatrice Nazionale del progetto la Dott.ssa Chiara Di Prima e, per la Regione Sicilia, la Dott.ssa Tiziana Termini.
Il seminario ha coinvolto un nutrito uditorio, costituito, in parte, anche dagli stessi studenti, impegnati nel campus formativo. Relatori prestigiosi per interventi profondi, a tratti intensi, che hanno reso contributi attenti e puntuali a una riflessione generale sull’argomento, attraverso la mediazione efficace della Dott.ssa Chiara Di Prima.
Hanno introdotto i lavori del seminario, con un loro personale indirizzo di saluto, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo, Gen. Arturo Guarino, l’Assessore regionale all’istruzione e alla formazione, Dott. Roberto Lagalla, e il Sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono.
L’intervento di Roberta Buzzolani, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Sciacca, ha reso una disamina dettagliata sul tema del femminicidio e della legislazione legata al Codice Rosso.
Anna Maria Pepi, presidente del Club Soroptimist, ha sottolineato il valore educativo della formazione a sostegno dell’azione educativa contro ogni forma di discriminazione e violenza di genere. Evelina Arcidiacono, psicologa e psicopedagogista del progetto dispersione scolastica dell’USR, ha relazionato sull’importanza dell’azione preventiva e di tutela delle vittime più giovani, soffermandosi sugli effetti devastanti che tale violenza determina soprattutto nelle fasce più deboli e indifese.
Don Giuseppe Ruggirello, rettore del Seminario Arcivescovile di Monreale, ha fondato il valore della parità di genere sull’affermazione biblica della Genesi, “Maschio e femmina li creò”, utilizzando anche l’iconografia dei mosaici del Duomo di Monreale.
Il Capitano Beatrice Casamassa, Comandante della Compagnia dei Carabinieri “Piazza Verdi”, ha offerto un contributo molto interessante e, al contempo, coinvolgente sul piano emotivo. Nella veste di coordinatrice della rete antiviolenza dell’Arma, il Capitano ha sottolineato l’importanza di prevenire i femminicidi, attraverso una stretta collaborazione con le forze dell’ordine, al fine di contrastare in maniera efficace il fenomeno. Fondamentale diventa la formazione del personale dell’Arma preposto ad accogliere le denunce.
Il momento della denuncia è un passaggio fondamentale, che compendia tutto lo strazio, il dolore, la vergogna della vittima, per le azioni vessatorie subite. Il carabiniere deve saper entrare in empatia e conquistare la fiducia di ogni donna vittima di violenza. Deve riuscire a cogliere le sfumature, leggendo tra le righe di una vita che, spesso, è come un libro ostico e complicato. Egli deve comprendere ogni flebile risvolto psicologico e ogni infinitesimale sfumatura che possa ricondurre, in maniera delicata, alla cruda realtà dei crimini denunciati.
Emozionante il cortometraggio del regista Paolo Genovese dal titolo “Piccole cose dal valore non quantificabile”, proposto dal Capitano alla fine del suo eloquente intervento. Un corto ambientato alla fine degli anni novanta, che mette in luce tutta la capacità empatica di un carabiniere, nel saper interpretare, con una delicatezza quasi poetica oltre che profondamente rispettosa, il disagio, figlio di un dolore radicato e devastante, anch’esso non quantificabile, di una donna vittima del più atroce degli abusi.
A chiusura dei lavori del seminario, Caterina Spezzano, funzionario del Ministero dell’Istruzione e formatrice UCIIM, ha relazionato sul ruolo imprescindibile della peer education, nell’ambito delle azioni educative promosse dal progetto.
Il Campus Formativo dei Peer Educator si è, invece, svolto ieri, al Liceo Savarino di Partinico.
Ben 100 studenti e studentesse dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado di 5 scuole, 8 tutor e 7 formatori hanno dato vita a 7 laboratori creativi (teatro, cortometraggio, …) per la modifica di comportamenti e atteggiamenti culturali volti a prevenire e arginare la violenza di genere.
Anche in questo caso un parterre di formatori di tutto rispetto:
Teatro: Giovanni Lo Monaco.
Giornalismo: Maristella Panepinto.
Cortometraggio: Giuseppe Puleo.
Fotografia: Lavinia Caminiti.
Scrittura Creativa: Daniela Balsano.
Role Playing: Elisabetta Pia.
Un laboratorio formativo, condotto da Caterina Spezzano, è stato dedicato ai docenti tutor del Progetto.
Un’esperienza e una modalità innovativa in full immersion, che ha prodotto lavori di particolare originalità e valore formativo.
Analoghi percorsi verrano condotti tra febbraio e marzo nelle altre 8 regioni coinvolte nel progetto. I prodotti che verranno realizzati dagli studenti nei nove Campus regionali saranno raccolti e condivisi sul Sito dedicato al Progetto per essere a disposizione di tutte le scuole d’Italia.