Roccamena, 4 maggio 2018 – Non sembra trovare pace l’ufficio tecnico del Comune di Roccamena, comune dell’entroterra palermitano popolato da circa 1500 abitanti. Nell’attuale legislatura, che ha avuto origine con le elezioni amministrative del 2014, con la giunta comunale guidata dal sindaco Tommaso Ciaccio, sono già tre i capi dell’ufficio tecnico che sono stati revocati o che si sono dimessi. Adesso l’ufficio è nuovamente scoperto e si attende la nomina di un nuovo responsabile. A prendere il posto del dimissionario Massimo Verga potrebbe essere il neo assessore ai Lavori pubblici, Francesco Roppolo, ma sono, al momento, solo indiscrezioni.
Scavando nel recente passato dell’ufficio tecnico di Roccamena, il titolare per concorso a capo dell’ufficio tecnico roccamenese, dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e per quanto deliberato dalla gestione commissariale protrattasi sino a metà 2008, era Salvatore Fiorentino. L’ingegnere, in seguito a un ricorso al TAR e un altro al Tribunale del Lavoro, entrambi vinti con sentenze passate in giudicato e liquidazione del risarcimento dei danni subiti, venne definitivamente immesso nel ruolo alla fine del 2012. Dalla fine del 2011 alla data di reintegrazione di Fiorentino, il posto di capo ufficio tecnico veniva occupato da un geometra precario comunale. Nel 2015 sulla testata giornalistica nazionale «Il Fatto Quotidiano» vennero denunciati attacchi a Fiorentino, subiti da quest’ultimo per mano della politica locale. All’ingegnere venne revocato l’incarico di capo ufficio e poco dopo si sarebbe dimesso anche il Segretario Comunale.
Il posto vacante lasciato da Fiorentino venne colmato da Damiano Civiletto che però ha rassegnato le dimissioni nel gennaio 2017. Venne nominato quindi Massimo Verga, funzionario del Comune di Palermo, che a Roccamena veniva incaricato per 12 ore alla settimana. In seguito alle dimissioni di Verga, l’ufficio tecnico roccamenese torna ad essere di nuovo privo della figura dirigenziale.
Intanto nel piccolo centro del Palermitano si attende la costruzione di un campo di pallavolo. Un’opera inutile considerata da molti, visto che in paese esiste già una struttura simile. Per la costruzione dell’opera è stato acceso un mutuo per 310.000 euro di cui circa 50.000 per spese di progettazione, direzione. Nei giorni scorsi un altro episodio spiacevole ha scosso il paese: il sequestro giudiziario di un’area limitrofa ad un cantiere comunale oggetto della demolizione di un fabbricato pericolante. Nell’area venne rinvenuto un cospicuo quantitativo di eternit.