Monreale, 23 aprile 2018 – In questo ultimo periodo la redazione di FiloDiretto Junior, insieme ai compagni delle classi I F e I E della scuola media di Aquino, ci siamo occupati di ricostruire la storia della villa Belvedere di Monreale. Le ultime vicende riguardanti i due ficus della villa ci hanno incuriosito e abbiamo deciso di fare una ricerca approfondita per conoscere le origini del Belvedere. Abbiamo deciso di approfondire le nostre ricerche e, con l’aiuto delle nostre insegnanti, abbiamo visionato antichi documenti che si trovano all’Archivio storico di Monreale.
In origine il Belvedere era uno spazio adibito dai monaci Benedettini ad orto per la coltivazione di piante medicinali, ed era limitato dall’antico muro normanno che cingeva il Duomo, il palazzo reale e il monastero. Uno dei più antichi documenti risale al 1878 e da questo si legge che il Comune appalta i lavori per il livellamento della villa pubblica del Comune di Monreale.
Abbiamo scoperto da fonte orale, che inizialmente i ficus erano addirittura sei, esiste un documento risalente al 1946 in cui il Comune appalta i lavori per l’abbattimento di due ficus, la cui legna fu venduta ai maestri legnai di Monreale. Ad oggi rimangono due ficus e in cattive condizioni.
Il primo custode-giardiniere della villa fu il Saverio Musacchia che abbiamo scoperto essere il bisnonno di una nostra Prof. Michela Schillaci che ci ha messo a disposizione notizie, foto e ricordi personali e inoltre ci ha permesso di intervistare la nipote del Sig. Musacchia, una gentile e dolce signora di 92 anni.
La Sig. Maria ci ha raccontato che lei è nata nella casa del custode e i ricordi della sua infanzia sono legati a quel giardino meraviglioso tra piante esotiche, fiori dal profumo inebriante, alberi di banano, maestosi ficus, una vasca con calle e pesci rossi e neri di cui suo nonno prima e suo padre dopo si prendevano cura e dove la gente passeggiava come testimoniano le foto che ci ha gentilmente concesso. Esisteva anche un passaggio che metteva in comunicazione la villa con il Chiostro. La Sig. Maria ha ricordi bellissimi sulla Villa e le sue attuali condizioni le spezzano il cuore.
Avendo conosciuto la storia della villa di com’è nata, avendo visto foto, fatte interviste abbiamo capito che la villa in passato era meravigliosa….oggi invece è abbandonata al degrado e all’incuria di tutti.
Gli alunni VA e VB – scuola primaria Leto-Borsellino di Aquino
I E e I F Scuola Media Antonio Veneziano
(Coordinatrice Loredana Inzinsola)