Monreale, 16 marzo 2018 – Sempre più spesso si parla sui giornali e TV di atteggiamenti violenti nelle scuole: genitori violenti che aggrediscono insegnanti, insegnanti in balìa di alunni bulli, pestaggio tra alunni dentro le scuole, bambini maltrattati da insegnanti. Che cosa sta accadendo nella nostra scuola?
Sembra che sempre più spesso non vengono considerati e riconosciuti i valori in cui una società civile si riconosce: mancanza di rispetto, poca educazione, non tolleranza, mancanza di fiducia, poca pazienza, non riconoscimento dei ruoli, modelli di riferimento sbagliati dati dalla TV, dai videogiochi etc…
Noi crediamo che questo fenomeno non interessi solo la scuola ma anche altri settori, pensiamo ad esempio alla mancanza di rispetto e al disprezzo per le forze dell’ordine. La polizia, i carabinieri, i vigili spesso sono chiamati in modo offensivo, eppure è gente che lavora e si adopera per la nostra sicurezza. Il fenomeno quindi non interessa solo la scuola ma tutta la società.
Noi crediamo che sia importante, perciò, innanzi tutto recuperare tutti quei valori che sembra si stiano perdendo. Per noi bambini di oggi è più difficile di un tempo capire la realtà, cosa è giusto e cosa è sbagliato, perché abbiamo più distrazioni, più informazioni contrastanti tra loro. Non siamo esperti, ma secondo noi una cosa è certa, che recuperare i valori è fondamentale per ricominciare.
A questo punto nelle nostre ricerche, per affrontare l’argomento, abbiamo trovato una frase che ci è piaciuta molto, anche se la disse un filosofo vissuto tanto tempo fa e che vorremmo dedicare a noi adulti di domani: “Quale saggezza è più grande della gentilezza?”.
Ciao futuri noi!
Gli alunni VA e VB scuola primaria Leto-Borsellino di Aquino
(Coordinatrice Loredana Inzinsola)