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Nella magnificenza di una cornice unica si esibisce il Coro del “P. Novelli”

Monreale, 20 dicembre 2017 – Quando la musica trova spazio e dimora dentro un microcosmo di incontestabile bellezza, rappresentato da uno dei Monumenti più pregevoli della storia dell’Umanità, le emozioni che le note riescono a suscitare si amplificano in modo esponenziale, soprattutto se la melodia è frutto del piacevole assemblarsi di voci bianche, perfettamente coordinate tra loro.

Nella magnificenza di una cornice così unica e inarrivabile, rappresentata dalla Cattedrale di Monreale, i bambini del Coro Polifonico della Direzione Didattica “P. Novelli” egregiamente diretti dalle insegnanti Elisa Favaloro, Rosa Giambruno e Tiziana Termini ha dato ulteriore prova di saper emozionare e coinvolgere il pubblico presente.

Le voci dei bambini sono state accompagnate dal gruppo bandistico municipale “I fiati della Normanna”, diretta dal Maestro Giuseppe Di Carlo e dal supporto lirico offerto dal soprano Claudia Vaglica.

Un ricco repertorio di canti natalizi ha pervaso l’atmosfera di calde suggestioni, dal sapore struggente e nostalgico, tipico di tutti i ricordi antichi ed eterni, indelebili nella memoria collettiva e di quella serenità rarefatta ma autentica, che solo le voci tenere ma intense dei bambini sono in grado di veicolare, direttamente nella dimensione emotiva di chi le sa ascoltare col cuore. 

La musica è il canale privilegiato, come, d’altronde tutte le arti, attraverso cui è possibile esprimere ciò che gli individui sono realmente nella loro realtà più intima e personale. La voce, quindi, può diventare uno strumento meraviglioso, alla portata di tutti gli esseri umani, soprattutto di quelli ancora in divenire, un segmento espressivo da scoprire, utilizzare e valorizzare  attraverso la guida generosa di tutti quei maestri e di tutte quelle maestre che intendono generare l’amore verso l’arte, riuscendo a preparare l’humus idoneo per seminare le opportunità formative piu creative e coinvolgenti e per far crescere non solo i talenti espliciti, ma anche quelli più sommersi, non immediatamente tangibili e per questo motivo più complessi da coltivare.

“La musica è una legge morale;
essa dà un’anima all’universo, 
le ali al pensiero, 
uno slancio all’immaginazione, 
un fascino alla tristezza, 
un impulso alla gaiezza
e la vita a tutte le cose”. Platone

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