Palermo, 20 dicembre – L’UNICEF Italia ha presentato oggi pomeriggio contemporaneamente a Roma, Milano e Palermo il docufilm: “Invisibili. Non è un viaggio, una fuga. Storie di ragazzi che arrivano soli in Italia”, progetto-inchiesta di Floriana Bulfon e Cristina Mastrandrea; regia, riprese e montaggio: Toni Trupia e Mario Poeta.
Il video è stato trasmesso all’Auditorium UNICEF di Roma, all’Auditorium “J. e J. Nissim” di Milano, Memoriale della Shoah e all’Aula consiliare di Palazzo delle Aquile dove erano presenti, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando, il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando, il Vice Presidente UNICEF Italia, Silvana Calaprice e Liana Mistretta, Giornalista di Rainews 24.
Ad aprire il docufilm, la lettera di Paolo Vanacore – tratta da “Il giorno dopo” di Andrea Iacomini – ispirata a testimonianze di donne siriane. Prima della proiezione del docufilm, le sedi designate di Roma, Milano e Palermo sono state collegate simultaneamente su Skype.
“Voglio ringraziare Unicef – ha detto il sindaco Orlando nel corso del suo intervento – che è stato sempre un punto di riferimento e di stimolo per il riconoscimento dei diritti dell’infanzia. Quando parliamo di migranti non bisogna avere soltanto un approccio umanitario e nemmeno soltanto sicuretario, perché noi siamo in presenza essere umani, di persone che hanno diritti e noi a Palermo crediamo che la mobilità internazionale sia un diritto umano inviolabile. Nessuno può essere condannato a vivere, a morire, a farsi ammazzare nel luogo dov’è nato. Per questo abbiamo proposto di abolire il permesso di soggiorno che è diventato oggi la nuova pena di morte, la nuova schiavitù. Ecco perché il nostro compito è quello di far diventare visibili gli invisibili e l’accordo che abbiamo siglato conn Unicef è la conferma del nostro impegno, del nostro percorso istituzionale. Siamo orgogliosi di essere la prima città d’Italia che è passata dall’emergenza al progetto sul tema dei minori stranieri non accompagnati”.
“Ascoltando le testimonianze di questi ragazzi, veniamo a conoscenza di privazioni e violenze spaventose, di viaggi che durano anche anni, di sacrifici indicibili compiuti per un’unica speranza: quella di avere una nuova opportunità per vivere e aiutare le proprie famiglie rimaste nei paesi di origine. Non dobbiamo mai dimenticare che gli adolescenti che affrontano simili prove sono ancora bambini, esattamente come i nostri figli”, ha dichiarato il Presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera.