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Stop all’ancoraggio selvaggio nella riserva di Capo Gallo e Isola, installate nuove boe per i diportisti

Gli ormeggi galleggianti sono stati fissati all'interno dell'area marina protetta. Ad ogni gavitello potranno ormeggiare fino a tre imbarcazioni ma si dovrà pagare un ticket giornaliero

Ormai da anni le imbarcazioni da diporto stazionavano all’interno dell’area marina protetta di Capo Gallo e Isola delle Femmine danneggiando tramite gli ancoraggi l’alga sottostante, la Posidonia Oceanica, una tra le più importanti specie viventi del mar Mediterraneo e non solo. A partire da oggi, all’interno dell’area marina protetta, verranno installati 45 gavitelli che saranno suddivisi in sette zone. Il progetto è stato presentato questa mattina dalla Capitaneria di Porto all’interno dei locali della Direzione Marittima di Palermo. Inoltre, è stato introdotto il sistema del “parcheggio a pagamento”.

Dopo aver ricevuto l’autorizzazione e il pagamento del ticket giornaliero, nella zona protetta potranno ormeggiare tutte le unità da diporto fino a 24 metri di lunghezza fuori tutto. Secondo quanto si apprende dalla Capitaneria il sistema a pagamento è stato realizzato per contingentare gli ingressi delle imbarcazioni da diporto all’interno dell’area marina protetta. Ad ogni gavitello potranno ormeggiare fino a tre imbarcazioni per un totale complessivo di 135 unità al giorno. Questo sistema di boe è assente dal 2017 e la Capitaneria di porto ha proceduto al ripristino.

Secondo gli ultimi dati forniti dalla Capitaneria di porto nel 2021 sono stati effettuati 365 interventi di soccorso in favore di 2.229 persone; 18 mila ore di moto e 120 mila miglia di tragitto percorsi dalle unità navali della Guardia Costiera. Inoltre, sempre nello stesso anno, sono stati effettuati 5 mila controlli in materia di tutela dell’ambiente, 89 sanzioni amministrative e 135 notizie di reato trasmesse all’Autorità Giudiziaria.

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