Molto soddisfatti gli organizzatori del Festival organistico di San Martino delle Scale.
Sabato si è conclusa la stagione organistica che ha ottenuto un grande successo di pubblico.
Di volta in volta la platea ha gustato ed apprezzato il repertorio offerto dal cartellone in cui i diversi generi musicali sono stati inseriti con equilibrio, e che ha visto esibirsi, anche quest’anno, prestigiosi interpreti di fama nazionale ed internazionale.
A chiudere la manifestazione una formazione rara: organo a 4 mani. Ai grandi organi sinfonici si sono avvicendati l’organista campano Emanuele Cardi e l’organista messinese Gianfranco Nicoletti, che hanno interpretato il conosciuto Preludio e fuga BACH di Liszt (Nicoletti) e la Sonata cromatica di P. Yon (Cardi), dimostrando padronanza tecnica e sicurezza interpretativa. La poco conosciuta Sonata Cromatica è stata valorizzata da una un’appropriata scelta timbrica, soprattutto nell’Adagio Triste (secondo tempo), mentre il primo e terzo tempo hanno sottolineato nel cromatismo un vigore tecnico non indifferente, accompagnato da un’interessante articolazione armonica, che non è mai sfociata in completa dissoluzione tonale.
Il pubblico ha apprezzato, inoltre, la Suite Tschaikowski a 4 mani, che ha caratterizzato il concerto: l’organo si è scrollato per un attimo del suo “velo sacro”, evidenziando il proprio carattere sinfonico e coloristico.