Quarantanove pergamene rinvenute nell’archivio della storica chiesa, seconda per importanza solo alla cattedrale, sono state schedate e raccolte all’interno del volume omonimo all’esposizione. Si tratta di documenti ecclesiastici che ruotano, per lo più, attorno alla figura dello spagnolo Girolamo Venero, arcivescovo di Monreale dal 1620 al 1628 e fondatore del Santuario.
La cerimonia d’inaugurazione è stata preceduta dalla suggestiva esecuzione di alcuni brani da parte dell’arpista Romina Roberti, che ha contribuito a ricreare l’atmosfera del periodo storico cui le pergamene del catalogo appartengono. Il compito di introdurre e moderare gli interventi della mattinata è toccato al “padrone di casa”, Don Giuseppe Salamone, il Rettore del Santuario.
La parola è in seguito passata a Monsignor Salvatore Di Cristina, arcivescovo di Monreale, che ha simbolicamente ringraziato il suo illustre predecessore Venero, ricordando come a lui si debba, tra le altre cose, la Festa del Santissimo Crocifisso, ormai alle porte. A seguire l’appassionato intervento del Professor Sandro Musco, presidente dell’Officina di Studi Medievali e docente di Storia della Filosofia Medievale presso l’Università di Palermo, ha posto l’accento sulla negligenza della regione siciliana in materia di archivi (e non solo). «Il sottosviluppo è una pratica giornaliera» ha amaramente sottolineato lo studioso, in riferimento all’impudente abbandono da parte delle istituzioni del ricchissimo patrimonio storico ed identitario della nostra terra.