Rimane ancora chiuso il centro anziani di Monreale. Questa mattina alcuni dipendenti comunali, Salvatore Ganci e Pietro Pellerito, assieme ai percettori del reddito Piero Faraci e Serafino La Corte e all’ex Pip Filippello Antonino, coordinati da Ninni Di Salvo di Villa e giardini, hanno cominciato gli interventi di bonifica sul cortile antistante il grande locale ubicato al di sotto della palestra dell’istituto Novelli-Veneziano.
L’area è abbandonata da anni, da prima che scoppiasse la pandemia. I rovi avevano coperto la facciata. Ma tanto anche il materiale di risulta da asportare, presente sia all’esterno che all’interno del locale.
L’assessore alla Solidarietà Sociale Sandro Russo già nel mese di dicembre aveva promesso l’apertura del centro in tempi brevi, tanto da avere fornito istruzioni agli uffici comunali affinché cominciassero a raccogliere le iscrizioni degli anziani che da anni attendono l’apertura del centro.
Centro Aggregativo Anziani, Russo: “Raccogliamo le iscrizioni, entro l’anno contiamo di riaprire”
Apertura ancora non in vista. Nonostante le operazioni di pulizia si attende ancora l’intervento di messa in sicurezza dell’ingresso.
Infatti, poco prima della scorsa estate, tolte le restrizioni legate al covid, la caduta di una balaustra della facciata, al di sopra dell’ingresso, non ne aveva consentito l’utilizzo.
Ascoltato da Filo Diretto il 4 dicembre, l’assessore Sandro Russo aveva voluto rassicurare gli innumerevoli anziani che da anni non vedono l’ora di potersi riunire. “L’ufficio tecnico – ci spiegava Russo nel corso di una intervista – si sta occupando di incaricare una ditta per mettere in sicurezza il prospetto. Serve un cestello per effettuare l’intervento, che non durerà, penso, più di due giorni”.
L’assessore aveva mostrato ottimismo sul fatto che già entro l’anno il centro avrebbe potuto riprendere le proprie attività. Tanto da avere incaricato gli uffici comunali a pubblicare l’avviso per invitare gli anziani di Monreale ad iscriversi.
Ad oggi è stata avviata la pulizia del centro. Un primo passo, che non dà ancora certezza sui tempi di apertura, anche perché l’incarico alla ditta per mettere in sicurezza l’ingresso non è stato ancora dato.