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Perdono il reddito di cittadinanza, Piero Faraci lancia un appello per aiutare le famiglie in difficoltà

Ad ottobre molti cittadini non hanno percepito il RDC, Faraci chiede ai monrealesi di diventare comunità e aiutare le famiglie più disagiate

Sono decine e decine le persone a Monreale che ad ottobre non hanno ricevuto il reddito di cittadinanza. In alcuni casi si tratta delle famiglie che per prime hanno cominciato ad incassare il sussidio nell’aprile 2019. L’hanno percepito per 18 mesi. In questo caso scatta l’interruzione di un mese in attesa della nuova domanda che dovrà essere valutata dall’INPS. Ma ci sono anche i soggetti che secondo l’INPS hanno perso il diritto al sostegno economico. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha esteso le verifiche sulla prestazione, scoprendo chi lo incassava senza averne diritto, o chi ha visto migliorare le proprie condizioni economiche, così da perderne i requisiti. A giugno è stata adottata anche una nuova procedura che prevede il controllo incrociato dei dati relativi ai titolari di RdC con il ministero della Giustizia, che ha consentito di escludere dal sussidio chi ha subito condanne penali negli ultimi 10 anni.

La conseguenza è che per alcune famiglie è venuta meno l’unica risorsa economica. Un allarme che è stato lanciato nei giorni scorsi anche da Ignazio Zuccaro, esponente della Democrazia Cristiana, che ha il polso della situazione in quanto opera in CAF e patronati.

Dal governo nazionale arrivano annunci di ulteriori strette sui beneficiari. L’ostilità di Fratelli d’Italia e del presidente del consiglio Giorgia Meloni sul come questo sussidio sia elargito è noto. In questi giorni il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, ha auspicato che i controlli possano essere trasferiti dall’Inps ai Comuni «per porre una stretta, perché li si conoscono le persone e si sa realmente chi si trova nelle condizioni di percepire il reddito».

A Monreale Piero Faraci, noto attivista del mondo del volontariato, e percettore del RDC, ha deciso di impegnarsi per venire incontro alle famiglie che hanno perso il sussidio, e che non si trovano nelle condizioni di fare la spesa. “Alcune famiglie sono aiutate da parenti, dalla Caritas, dalle chiese. Ma l’aiuto che possono ricevere è certamente limitato. Conosco anche nuclei familiari che non denunciano la loro situazione economica e chiedono aiuto per dignità”.

Faraci ha lanciato un appello affinché Monreale si trasformi in una comunità, affinché i cittadini senza problemi economici siano più vicini a chi versa in difficoltà. “Spesso si tratta del nostro vicino di casa o della vecchietta che vive da sola e che non riesce a pagare l’affitto”. 

Per questo Faraci ha avviato una raccolta di generi alimentari, coinvolgendo anche le associazioni di protezione civile Overland e Evergreen e l’associazione il Quartiere. Presso le loro sedi potranno essere portati sacchetti con la spesa di generi alimentari. “Loro conoscono i soggetti più bisognosi di Monreale – spiega Faraci, in foto assieme a Ignazio Giaccone con i primi sacchetti ricevuti -. Stiamo cominciando con loro per non perdere tempo e tamponare le prime emergenze familiari. Spero che altre associazioni si vogliano unire in questa campagna di solidarietà. Mi sto concordando anche con i parroci di Monreale”.

2 Commenti
  1. Anonimo scrive

    questo signor faraci li sta tentando tutte le strde

  2. piero scrive

    questo signor faraci li sta provando tutte e ci sta pure riuscendo

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