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Rientra l’allarme alga tossica a Isola delle Femmine e Capaci, valori sotto le 10 mila cellule per litro

Secondo l'ultimo monitoraggio dell'Arpa del 4 luglio i valori a Costa Corsara sono diminuiti rispetto al 27 giugno scorso quando si contavano 40 mila cellule per litro

Rientra l’allarme alga tossica a Isola delle Femmine dove i valori sono scesi ben al di sotto delle 10 mila cellule per litro rispetto alla settimana precedente. È quanto emerge dal report pubblicato dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente che riporta valori in netta diminuzione rispetto al 27 giugno scorso quando si contavano le 40 mila cellule per litro nel tratto di Costa Corsara, ben oltre i limiti imposti per legge (30 mila).

La Ostreopsis ovata era stata individuata per la prima volta il 16 giugno scorso, durante la consueta campagna stagionale di monitoraggio, e i valori riscontrati erano ben al disopra dei limiti di legge. A Capaci furono individuate 55.868 cellule per litro mentre 34.160 cellule furono riscontrate a Costa Corsara (Isola delle Femmine). Da lì i due comuni istituirono dei divieti di balneazione. Capaci aveva rimosso i divieti il 20 giugno scorso quando i valori iniziarono a rientrare, mentre Isola delle Femmine rimase in ostaggio dell’alga tossica e il divieto di balneazione continuò ad essere in vigore, i funzionari dell’Arpa riscontrarono un ulteriore aumento, ben 79.120 cellule per litro.

Solo il 4 luglio scorso sono stati rilevati nelle due città di mare valori bassi, rispettivamente: 1.680 cellule per litro a Capaci e 7.600 cellule per litro a Costa Corsara e così nelle principali località analizzate si potrà tornare a fare il bagno.

Cos’è la Ostreopsis ovata e quali sintomi provoca?

La Ostreopsis ovata, comunemente chiamata alga tossica, è una microalga marina appartenente alla famiglia delle Ostereopsidaceae. È una specie tipica dei climi caldi e tropicali e i fattori che ne favoriscono la veloce riproduzione sono i ristagni d’acqua ma soprattutto le alte temperature che negli ultimi giorni hanno fatto registrare valori record. L’intossicazione da quest’alga può provocare irritazione congiuntivale, raffreddore, difficoltà respiratorie (tosse, respiro sibilante, broncospasmo con moderata dispnea) e febbre. La modalità di esposizione per il manifestarsi dei sintomi non è l’ingestione, ma l’inalazione di aerosol marino e cioè di microparticelle acquose in sospensione contenenti l’alga.

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