Ciao Mariella, scusami se sono diretta ma ho anche poco tempo per scriverti e spero di ricevere un tuo consiglio.
A giorni dovrò sostenere gli esami di maturità ma mi sento confusa, a volte mi sembra di navigare nel vuoto, non riesco a dormire per la troppa concentrazione. I miei genitori mi fanno pressione perché sperano che io sia promossa col massimo dei voti e ho paura di deluderli.
Sento un peso forte nel petto; dovrei essere felice per il traguardo che raggiungerò e invece sono costantemente nervosa e mi arrabbio per qualsiasi cosa.
La scuola fino ad ora è stata la mia unica certezza ogni giorno, al mio risveglio al mattino. Forse anche il pensiero di una nuova vita mi mette paura.
Anche tu hai hai affrontato la maturità in questo modo? C’è un trucco per essere tranquilli e nello stesso tempo concentrati?
Come faccio ad alleggerirmi dalle aspettative dei miei genitori senza che rimangano eventualmente delusi?
Sara
Ti ringrazio per la lettera giunta inaspettata, le tue riflessioni mi danno l’opportunità di scrivere di un argomento che mi è molto a cuore e così mi sarà possibile estendere la mia risposta a molti maturandi che condividono i tuoi stessi dubbi e le stesse ansie della notte prima degli esami.
Ho vissuto la mia maturità, quella dei miei figli e dei miei amici, un esame che fa battere il cuore, si affrontano dei compiti e delle discussioni che mettono a dura prova chi li deve affrontare. Le motivazioni delle ansie, delle paure, del nervosismo sono tante.
Chi ha studiato sodo per cinque anni vorrebbe raccogliere i frutti del costante impegno e teme di non essere giudicato come merita dalla commissione.
C’è chi ha genitori pressanti che spingono affinché possano raggiungere votazioni alte e finiscono per proiettare sui figli le proprie aspirazioni aumentando la frustrazione se non si raggiungono gli obiettivi agognati. C’è anche chi ha incespicato con qualche insufficienza, teme la bocciatura e vive l’angoscia di un altro esame di maturità…
Cinque anni non possono essere un voto su un tabellone e la mia non è retorica. Un percorso di studio non può risolversi con un esame che non vale sicuramente ogni singolo giorno di quel percorso di crescita che va dai quattordici ai diciotto anni. Riguardate una foto del primo anno e ora ammirate lo specchio, oggi l’immagine vi rimanda un ragazzo differente. Fatevi un applauso, siete cresciuti, avete fatto esperienze, vi siete confrontati, avete superato ostacoli, avete pianto e riso e ora questa ricchezza sarà un tesoretto che non dovrà mai essere disperso. L’esame come dici tu fa paura ma forse ci sono tante altre cose che ce ne fanno provare molta, tanta, moltissima.
Con la maturità finisce un periodo, la scuola vi ha accompagnati come un guardrail mentre percorrevate il vostro cammino e ora temete perché vi si apre dinanzi una strada che non conoscete affatto. Mancheranno i compagni, quelli con cui entravi ogni giorno, in quegli anni che potremmo definire i più significativi per una giovane vita come la vostra. Si varca lo stesso portone, si corre per corridoi e ci si tiene per mano durante l’interrogazione o quando un amore ha infranto un cuore. È questa la scuola, un luogo nel quale si cresce e ci si relaziona e si impara a vivere. Un voto non potrà mai essere ciò che vi rappresenta, non lo sarà mai, lo dimenticherete pure ma non potrete mai perdere dalla memoria gli scherzi, le gite, i litigi, gli insegnanti speciali che attraverso le lezioni meravigliose o la poesia vi hanno raggiunti fino al cuore.
Quando alzi la testa dalle pagine pensa a tutto ciò che sei oggi grazie al tuo percorso di studio, nessuno può saperlo meglio di te. Non sarà soltanto un compito di matematica o un saggio a darti il giusto metro delle tue capacità. Ho conosciuto allievi eccezionali non completare il percorso universitario, ho conosciuto allievi mediocri che hanno raggiunto mete altissime. Abbiate fiducia in voi stessi, siete gli unici a cui dovete dare risposte.
Il nostro è un mondo parecchio difficile, le scelte sono spesso pilotate verso settori che garantiscano lavoro e possibilità di carriera e questo limita, frena e rende infelici. Scegliete ciò che può farvi felici, magari la vita vi porterà per altre strade ma voi almeno provateci perché è sempre meglio non avere rimpianti. Non so più cosa si augura ai ragazzi del 2022 che affrontano la maturazione se… in bocca al lupo, in culo alla balena ma mai auguri, di questo ne sono certa! Forza ragazzi, forza Sara ❤️