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Oreto d’Arte sbarca a Monreale: Rosario Favitta ci racconta il programma

Ieri è stata inaugurata all’interno delle sale del complesso Guglielmo II l’estemporanea di Oreto d’Arte. Abbiamo chiesto a Rosario Favitta di raccontarci gli eventi in programma nei prossimi giorni sul territorio di Monreale.

Ieri è stata inaugurata all’interno delle sale del complesso Guglielmo II l’estemporanea di Oreto d’Arte, organizzata dal coordinamento del Forum del contratto di fiume e di costa dell’Oreto. La mostra sarà fruibile gratuitamente da oggi fino a domenica 24 aprile, dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 19.

Sempre ieri è stato siglato il manifesto di intenti per la valorizzazione del Fiume Oreto che coinvolge le amministrazioni di Palermo, Monreale ed Altofonte, associazioni del territorio e cittadini che hanno dato il loro contributo per il percorso nel rispetto dell’ambiente della natura. Ma tanti altri sono gli eventi in programma in questi giorni.

Abbiamo chiesto a Rosario Favitta, referente del Forum del contratto di fiume e di costa dell’Oreto per il Comune di Monreale, di raccontarci il programma di Oreto d’Arte.

Oggi si è svolta l’inaugurazione della terza tappa della mostra di Oreto d’Arte, che è stata allestita nei locali del complesso monumentale Guglielmo II. La mostra espone un centinaio di opere tra dipinti, fotografie e disegni che sono stati realizzati dagli artisti durante le tre estemporanee d’arte che si sono svolte tra maggio e giugno 2021 alla foce del fiume Oreto a Palermo, al fiumelato di Meccini di Altofonte e al fiume Sant’Elia di Pioppo. Dobbiamo ringraziare l’ICS Guglielmo II di Monreale per il contributo dato per l’allestimento della mostra, la Proloco di Altofonte per avere fornito i cavalletti per l’esposizione delle opere, i ragazzi del Comitato Pioppo Comune per avere curato la sezione video della mostra e la FLAI CGIL per il contributo economico. 

L’idea di Oreto d’Arte nasce dalla voglia di raccontare il fiume Oreto da un punto di vista diverso: quello dell’arte, della pittura, della fotografia e della musica, che hanno costellato le tre estemporanee d’arte. Ma l’obbiettivo di Oreto d’Arte non è solo quello di sottolineare le bellezze che offre il fiume, ma quello di metterne anche in evidenza le criticità. Sappiamo bene che sono innumerevoli quelle che affliggono il fiume Oreto, in primis l’inquinamento delle acque superficiali dovuto alla devastante, incontrollata e disordinata antropizzazione del territorio della Valle dell’Oreto.

 

Oreto d’Arte si svolgerà a Monreale dal 20 al 24 aprile. In queste date si svolgeranno diversi eventi.

Oggi, mercoledì 21, ci sarà un laboratorio di arte musiva a cura del MAM di Monreale, durante il quale i professori del liceo artistico illustreranno come si realizza un mosaico, in modo da valorizzare quest’arte caratteristica della città. Venerdì, in occasione della giornata della Terra, è previsto in aula consiliare un evento dal titolo “La scuola incontro il fiume”, il cui tema è ”il fiume Sant’Elia testimonianza storica del vivere quotidiano di un tempo”. Alcuni studenti dell’istituto Carlo Aberto dalla Chiesa di Partinico hanno realizzato un interessante lavoro multimediale sul fiume Sant’Elia. Poi ci saranno due persone di Pioppo che racconteranno alcuni aneddoti di vita quotidiana. Uno è Angelo Marceca, a suo tempo Sindaco di Monreale e memoria storica della comunità di Pioppo, mentre l’altro è il signor Calandrella, proprietario del mulino che si trova vicino al fiume e che anticamente funzionava proprio attraverso le sue acque. Di pomeriggio ci sarà un laboratorio creativo che coinvolgerà i bambini dell’associazione il Quartiere di Monreale, curato dall’associazione Skenè di Rosanna Amaranto.

Sabato, in occasione della giornata del libro, ci saranno un laboratorio di scrittura e di lettura e un reading poetico durante il quale verranno recitate delle poesie sul fiume e i suoi affluenti. E poi ci sarà la firma del patto per la lettura della città di Monreale. Sabato si concluderà con un convegno sul fiume Oreto dal titolo “Le bellezze del passato, le criticità del presente e i sogni e i propositi del futuro”. Il convegno sarà un viaggio nel tempo: si parlerà delle bellezze che caratterizzano la Conca d’Oro – i frutteti e gli agrumeti – grazie soprattutto al sistema di captazione e adduzione delle acque realizzato nel periodo arabo-normanno. E poi si parlerà delle criticità del presente, legate all’eccessivo abuso edilizio che ha causato l’inquinamento delle acque sia superficiali che del sottosuolo. Infine, si tratteranno i propositi e i sogni del contratto di fiume dell’Oreto, di quello che riteniamo uno strumento adeguato alla rivalorizzazione del fiume, sia dal punto di vista naturalistico che paesaggistico ma anche economico-produttivo. È uno strumento di programmazione negoziata che coinvolge tutti gli attori e i portatori d’interesse della valle: le associazioni, i contadini, gli agricoltori, i cittadini e le istituzioni che hanno sottoscritto il manifesto d’intenti verso quello che sarà il vero e proprio contratto di fiume e di costa dell’Oreto.

 

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