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Mafia, a Palermo sequestrati beni per 2 milioni di euro

Al vertice del mandamento ci sarebbero i componenti del clan Inzerillo

La questura di Palermo ha sequestrato beni per oltre 2 milioni di euro, stabilito dalla sezione misure di prevenzione, nei confronti di T.I., 72 anni; F.I., 65 anni: G.S., 46 anni: B.M., 34 anni; A.L.P., 35 anni; A.F., 36 anni, e A.M., 61 anni, tutti accusati di appartenere ad un’associazione mafiosa.

I beni sequestrati consistono in 7 imprese, un immobile, 9 auto, 17 rapporti finanziari, una quota pari al 50% del capitale di una società a responsabilità limitata. Applicata l’amministrazione giudiziaria a un’impresa di commercio alimentare. I provvedimenti prendono spunto dalle indagini del Servizio centrale operativo (Sco) in collaborazione con l’Fbi di New York, nel corso dell’operazione “New Connection”, che ha portato a un’ordinanza d’arresto in carcere e ai domiciliari per alcuni indagati per associazione mafiosa, estorsione aggravata, trasferimento fraudolento di valori, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso e altro.

Le indagini hanno ricostruito i ruoli e le responsabilità nel mandamento mafioso di Passo di Rigano-Boccadifalco, nel quale sono inserite, storicamente, le famiglie mafiose di Passo di Rigano, Uditore, Boccadifalco e Torretta. Al vertice del mandamento ci sarebbero i componenti del clan Inzerillo che può contate su rapporti privilegiati con la famiglia americana.

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