MONREALE – Questa mattina, nella suggestiva cornice del Duomo di Monreale, sono stati proclamati i nuovi Cavalieri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme fra loro questa volta erano presenti i due monrealesi Manlio Di Miceli e Massimo Cinà.
Si è atteso fino all’ultimo anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando o qualcuno che ne facesse le veci, ma, dalla giunta del comune di Palermo nessuno si è presentato.
All’importante evento invece hanno partecipato il presidente del consiglio comunale Marco Intravaia, il vice-sindaco Geppino Pupella e il consulente del sindaco Salvo Giangreco. Presente anche il comandante dei Carabinieri Antonio La Rocca.
La Cattedrale ha ospitato circa 200 cavalieri e dame, vestiti con gli abiti dell’ordine e provenienti da tutta la Sicilia.
I membri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme sono arrivati nella città normanna con un pullman.
Lo stesso metodo era stato adottato dai nobili parenti del Duca di Noto e di Lady Charlotte per il loro matrimonio, avvenuto lo scorso 25 settmebre.
Gran parte delle dame aveva un velo nero sopra i capelli.
Prima della cerimonia i cavalieri hanno svolto una breve processione all’interno del duomo.
Il primo a prendere la parola è stato Mons. Michele Pennisi, rinnovando la stima e l’amicizia che lega la Chiesa cattolica con l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
L’imponente cattedrale costruita più di 800 anni fa è stato il luogo perfetto per un evento di questo calibro.
Le dame sono rimaste meravigliate dalla maestosità del Cristo Pantocrator e dalla bellezza dei mosaici.
Dopo una prima parte, dedicata alla preghiera, sono stati pronunciati i nomi dei cavalieri e delle dame che da lì a poco avrebbero ricevuto l’investitura.
Fra questi anche i monrealesi Manlio Di Miceli e Massimo Cinà.
I futuri cavalieri e le future dame sono stati fatti alzare uno ad uno e hanno ricevuto la nomina ufficiale.
“Un momento di grande emozione – dichiara un navigato cavaliere – vedere questi nuovi cavalieri e queste giovani dame riempie a noi anziani dell’Ordine il cuore di gioia, con la speranza che continuino a preservare quei valori che da sempre ci contraddistinguono”.