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Covid, in Sicilia primi segnali di rallentamento dell’epidemia nell’ultima settimana

Sono stati diffusi i dati dell'ufficio statistica del Comune di Palermo

«La settimana appena conclusa – sottolinea il responsabile dell’Ufficio statistica del Comune, Girolamo D’anneo – ha fatto registrare, dopo nove settimane di incrementi, i primi segnali di un rallentamento della diffusione del Covid-19 in Sicilia: sono diminuiti i nuovi positivi e i nuovi ingressi in terapia intensiva, e sono aumentati meno della settimana precedente i ricoverati ordinari e in terapia intensiva“.

I numeri

Nella settimana appena conclusa i nuovi positivi in Sicilia sono 8600, il 7,6% in meno rispetto alla settimana precedente, quando ancora si era registrato un incremento del 2,5%. E’ diminuito anche il rapporto fra tamponi positivi e tamponi effettuati, passato dal 7,3% al 6,6%. Il numero degli attuali positivi è pari a 28.462, 1.038 in più rispetto alla settimana precedente.

Le persone in isolamento domiciliare sono 27.497, 987 in più rispetto alla settimana precedente. I ricoverati sono 965, di cui 120 in terapia intensiva. Rispetto alla settimana precedente sono aumentati di 51 unità (i ricoverati in terapia intensiva sono aumentati di 12 unità). Nella settimana appena conclusa si sono registrati 69 nuovi ingressi in terapia intensiva (il 4,2% in meno rispetto ai 72 della settimana precedente).

Il numero dei guariti (247.552) è cresciuto di 7.431 unità rispetto alla settimana precedente. La percentuale dei guariti sul totale positivi è pari all’87,6%  (87,7% domenica scorsa). Il numero di persone decedute registrato nella settimana è pari a 131 (contro le 95 della settimana precedente). A causa di alcuni riconteggi, il numero provvisorio di persone decedute attribuibili alla settimana appena conclusa è però pari a 95. Complessivamente le persone decedute sono 6.445, e il tasso di letalità (deceduti/totale positivi) è pari al 2,3% (come la settimana scorsa).

I ricoverati complessivamente rappresentano il 3,4% degli attuali positivi (i ricoverati in terapia intensiva lo 0,4%).

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