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Corleone, scandalo vaccini, Alaimo (M5S): “Il sindaco si dimetta”

Nicolosi: "Sarebbe andato perso, noi amministratori in prima fila, andiamo tutelati. Se ci fermiamo noi, si ferma tutto"

CORLEONE – Mentre i Nas indagano sulle dosi del vaccino Pfizer inoculate al sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi e ai cinque componenti della sua giunta, il Movimento Cinque Stelle chiede le dimissione del primo cittadino.

“Le dimissioni del sindaco di Corleone dopo lo scandalo vaccini sono un atto dovuto e necessario. Quanto fatto nei mesi scorsi dal primo cittadino e dalla sua giunta è inaccettabile e irrispettoso nei confronti di chi, in questo momento, attende il proprio turno. Ora gli enti preposti accertino se il presidente della Regione Siciliana fosse realmente a conoscenza di questi episodi”. È la deputata alla Camera del Movimento 5 Stelle, Roberta Alaimo, originaria di Corleone, a chiedere la testa di Nicolosi.

Il sindaco, da parte sua, rivendica la scelta fatta: “Noi amministratori siamo in prima fila e andiamo tutelati. Se ci fermiamo noi, si ferma tutto”.

Il fatto risale ai primi di febbraio. Il primo cittadino di Corleone dichiara di essersi vaccinato solo perché altrimenti alcune dosi di Pfizer sarebbero andate perse. Erano state scongelate ma i beneficiari non si erano presentati all’appuntamento. Nicolosi si difende dicendo che se ci fosse stato un ottantenne disponibile al vaccino non ne avrebbe certamente preso il posto. 

Per il deputato pentastellato non ci sarebbero scuse che tengono: “Il vaccino ai politici è uno scandalo inaccettabile”. E intanto la Procura si Termini Imerese ha aperto un’inchiesta.

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