È già trascorso quasi un anno dall’inizio della pandemia da covid ma ancora sembra lontano lo spiraglio di luce tanto atteso. Troppi assembramenti, pochi controlli. In arrivo nuove strette dal governo centrale per fermare la movida.
LE NOVITÀ
Cominciano a prendere forma le nuove previsioni anti-contagio al vaglio del governo a seguito dell’aumento dei contagi osservato nelle ultime settimane. Fra le ipotesi alcune novità.
- Si è pensato ad esempio allo scatto automatico della zona rossa in caso di incidenza settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti. Stando all’ultimo monitoraggio, tenendo conto dell’indice dei contagi, la Regione Veneto rischierebbe di diventare automaticamente zona rossa. A rischio anche l’Emilia Romagna.
Non mancano i malumori di alcuni governatori. – “L’automatismo (…) potrebbe finire per penalizzare le regioni più virtuose, quelle che fanno il maggior numero di tamponi. A partire dal Veneto (…) – così riporta il Sole24Ore
- Al vaglio del governo anche la creazione della zona bianca con l’apertura di palestre, teatri e cinema. Il criterio ipotizzato per accedervi, al momento, sarebbe l’Rt (indice di contagio, ndr) sotto 0,5.
ALTRE NOVITÀ
Altre novità che sembrano emergere dall’incontro tra il Presidente del Consiglio G. Conte e i capidelegazione di maggioranza, tenutosi ieri, sono:
– lo stop all’asporto per i bar a partire dalle ore 18 (restano garantite le consegne a domicilio) per porre freno alla movida;
– e la proroga alle visite private per massimo due persone (esclusi under 14)
Si pensa, inoltre, alla proroga dello Stato di Emergenza e alla proroga del divieto di spostamento tra Regioni. Resterebbe invariato il coprifuoco dalle ore 22,00 alle 5,00.