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Monreale, chiesto l’azzeramento di giunta

Malumori in maggioranza, tra le ipotesi la redistribuzione di assessorati e deleghe

MONREALE – È stata convocata per domani, mercoledì 4 (anche se potrebbe slittare per indisposizione di alcuni consiglieri), una riunione di maggioranza finalizzata a rivedere gli equilibri interni alla giunta Arcidiacono.

Il primo si era tenuto lunedì 19 ottobre, quando più di un alleato aveva espresso l’esigenza di procedere all’azzeramento della giunta. Per alcuni vi è la necessità di rilanciare l’azione di governo, altri hanno stigmatizzato gli scarsi risultati raggiunti da alcuni assessori. Ed ancora, c’è chi la tavolo ha lamentato di essere tenuto ai margini delle decisioni governative a vantaggio di altre formazioni, o di specifici soggetti in particolare.

Ma la richiesta dell’azzeramento è anche stata avanzata da chi ritiene che la compagine governativa non rifletta più i nuovi assetti consiliari.

Ad un anno e mezzo dall’insediamento della nuova amministrazione, il consiglio comunale ha registrato diversi “riposizionamenti” al suo interno, con la nascita di nuovi gruppi e con il passaggio di alcuni consiglieri in altre formazioni. Alcune aree non sono rappresentate in giunta, altre sono sottodimensionate, altre invece sono sovraesposte.

L’asse Venturella/Naimi/Ferreri, nato da una costola de “La Nostra Terra” e oggi all’interno di “Alleanza Civica”, non è rappresentato da alcun assessore. Il Mosaico, forte di 4 consiglieri (il gruppo più numeroso), conta un solo assessore. Ed invece in giunta seggono l’assessore Nicola Taibi, senza avere un consigliere alle spalle, e l’assessore Rosanna Giannetto, nominata all’inizio della legislatura in quota Mosaico, dal quale si è oramai dichiarata slegata.

Le loro poltrone potrebbero essere le prime a rischio, almeno apparentemente. Se si trovano al loro posto probabilmente è perché godono della fiducia e del sostegno del sindaco. Ma anche agli assessori che fanno diretto riferimento al primo cittadino, in un ragionamento legato alla rappresentanza consiliare, potrebbe essere chiesto di fare un passo indietro. Con 3 consiglieri nel gruppo La Nostra Terra, Arcidiacono conta su due assessori, Luigi D’Eliseo e Salvatore Grippi. Anche Diventerà Bellissima, con 3 consiglieri, governa con un assessore e con il Presidente del Consiglio. Obiettivo Futuro, con 2 soli consiglieri, è rappresentato in giunta da Sandro Russo. 

Quest’ultima lista tra i suoi maggiori referenti ha Silvio Russo, segretario del Partito Democratico. A Russo, al prossimo tavolo di maggioranza, potrebbe essere chiesto se parlerà a nome della lista Obiettivo Futuro o a nome del Partito Democratico. 

All’incontro di lunedì scorso la proposta dell’azzeramento di giunta era stata avanzata. Ed il sindaco aveva chiesto ai presenti una pausa di riflessione. La discussione è programmata per domani.

Tra i corridoi di palazzo trapela che il gruppo “Alleanza Civica” avrebbe già identificato una figura esterna per essere rappresentato in giunta.

Il Mosaico, in un’ottica di rilancio dell’azione amministrativa e con due posti in giunta, potrebbe dare la disponibilità a fare scendere in campo Roberto Gambino. La poltrona di Davì è in bilico. Secondo lo spirito di squadra adottato dal movimento sin dall’inizio del suo percorso, e in un ragionamento di contributo concreto alla città, la sua conferma o la sua sostituzione potrebbero dipendere dalle specifiche competenze richieste agli assessori in fase di redistribuzione delle deleghe. Ma all’ultimo incontro il Mosaico non aveva posto tanto una questione di poltrone, quanto quella della necessità di un reale coinvolgimento e quindi di una attiva partecipazione alle decisioni di maggioranza.

Le geometrie nell’aula Biagio Giordano sono piuttosto variabili e potrebbero non essere terminate. E per questo le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

Sono diversi i consiglieri che dai banchi dell’opposizione già da mesi hanno assunto un atteggiamento piuttosto “morbido” nei confronti del sindaco, al quale non da ora strizzano l’occhio. Non stupirebbe vederli passare tra i banchi della maggioranza. E a quel punto i conteggi andrebbero rifatti.

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