PALERMO – Inflitto questa note un duro colpo a “Capo” ad un’organizzazione dedita allo spaccio di stupefacenti.
Un centinaio di Carabinieri dell’Arma territoriale di Palermo sono stati impegnati nell’arresto di 11 soggetti, ritenuti responsabili – tra l’altro – di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. 10 sono stati tradotti in carcere ed 1 ai domiciliari.
Lo spaccio della droga avveniva anche a ridosso di diversi istituti scolastici del quartiere “Capo”, uno dei più antichi e tradizionali rioni della città di Palermo, nei dintorni di piazza Beati Paoli. Si trattava di un mercato fiorente: dalle 100 alle 150 cessioni di droga al giorno, per un introito giornaliero di circa 1.000 € per la vendita di cocaina, crack, marijuana, hashish.
L’indagine, denominata “Cuncuma” (dal termine utilizzato dallo scrittore Giuseppe Pitrè per indicare un’associazione di delinquenti), è stata portata avanti da un pool di magistrati della locale D.D.A., coordinati dal Procuratore Aggiunto Dott. Salvatore De Luca.
Le indagini, che risalgono al periodo giugno – novembre 2018, hanno fatt
o emergere la presenza nel quartiere “Capo” di un sodalizio criminale con a capo Benito Micciché. Era lui a sovraintendere alle complesse attività di gestione della piazza e a ricevere i proventi dello spaccio. Un gran numero di “pusher” e “vedette” operava con serrate turnazioni giornaliere, in sinergia con i responsabili operativi della “piazza”, ai quali spettava la custodia del denaro provento della vendita degli stupefacenti. L’organizzazione contava soprattutto sulla disponibilità di magazzini e garage, riconducibili ai membri dell’organizzazione, posti nelle immediate vicinanze della “piazza di spaccio”, dove poter occultare e stoccare lo stupefacente in modo tale da poterne disporre prontamente.
Ad un semplice cenno del cliente lo spacciatore si avvicinava per effettuare la cessione della droga o, in base alla richiesta ricevuta, si appartava in un luogo adiacente per recuperala.