MONREALE – La Sicilia è stata, tra le regioni italiane, la meno penalizzata sul fronte turistico fortemente danneggiato dalla crisi post Covid. Se il calo delle affluenze nel corso di questa estate ha raggiunto percentuali anche dell’80% in molte regioni, i dati sui flussi turistici nell’isola parlano di un meno 50%. A giungere sono prevalentemente turisti italiani, che stanno riscoprendo le bellezze dell’isola, ma a soffrire rimangono soprattutto i luoghi d’arte.
Gran parte del turismo si è concentrato nelle località di mare, e sempre più famiglie hanno scelto le mete orientandosi verso le strutture che accettano il bonus vacanze.
La spiaggia, secondo Coldiretti, resta la meta preferita, tiene il turismo in montagna e quello di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane. Ma calano, appunto, le presenze nelle città.
I dati di Coldiretti spiegano come la pandemia abbia accentuato la tendenza degli italiani di concentrare le vacanze nel mese di agosto che fa segnare il calo minore (-11%) delle presenze in Italia dopo i crolli di giugno (-54%) e luglio (-23%).
In Sicilia San Vito Lo Capo, Cefalù, Taormina, le isole minori, hanno registrato numeri che, nonostante la contrazione, si potrebbero definire eccezionali in tempo di restrizioni da Covid-19. A soffrire sono soprattutto le mete del turismo culturale. Tra queste la città normanna.
Nel mese di agosto il turismo a Monreale ha registrato una brusca frenata, con conseguenze pesanti sull’indotto occupazionale.
Se la sola Cattedrale ad agosto 2019 aveva staccato 5.833 biglietti (per i gruppi), dall’1 al 18 agosto 2020 sono stati contati solamente 772 ingressi. A questi dati vanno aggiunti quelli relativi al biglietto unico acquistato presso il Chiostro che dà diritto anche alla visita del Duomo. Coop Culture, la società che gestisce il sito regionale, nell’agosto 2019 aveva venduto 14.927 biglietti. Per i primi 18 giorni di agosto di quest’anno ha invece registrato 8.165 presenze a pagamento.
A mancare sono soprattutto i turisti stranieri, e tra questi i croceristi, che per Monreale costituiscono una fetta importante, scomparsi per i protocolli anticovid imposti ai porti.
E per settembre le proiezioni non sono certamente migliori. Il mese rappresenta da sempre un periodo gettonato per il turismo, anche straniero, che necessita però di una precedente programmazione che, nel pieno del lockdown, non c’è stata.