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Zero casi alla “RSA Regina Mundi” di Finale di Pollina, qui regole rigidissime

Nella struttura diretta dal dott. Franco Di Noto vengono seguite regole ferree al fine di scongiurare il contagio

Zero casi di Covid19 alla “RSA Regina Mundi” di Finale di Pollina, in provincia di Palermo. La struttura diretta dal dott. Franco Di Noto, nella quale lavorano medici,  fisioterapisti, infermieri e oss, al momento è blindata e tutto il personale sanitario è stato sottoposto al tampone.

In un momento in cui le residenze sanitarie assistenziali sono sotto l’occhio del ciclone, la “RSA Regina Mundi” di Finale di Pollina – il cui direttore amministrativo è Pietro Scozzari e che conta 20 posti letto in convenzione con il sistema sanitario, rappresenta un fiore all’occhiello della sanità siciliana. Qui, dal momento in cui è venuta fuori l’emergenza, vengono seguite regole ferree al fine di scongiurare il contagio tra pazienti e personale. Dall’inizio la struttura si è avvalsa della consulenza del dott. Andrea Mazzola.

Su tutti i pazienti e gli operatori sanitari sono stati eseguiti i tamponi per il Covid19 il 3 aprile scorso e, per la felicità dei dipendenti, sono arrivati i risultati con esito negativo.

“La struttura è blindata dall’esterno e i parenti hanno a disposizione i telefoni per le videochiamate – spiega il Direttore sanitario -. Sono vietate le visite a garanzia degli ospiti. Sono rispettate tutte le norme previste e il personale è dotato di idonei dispositivi di protezione. Ringrazio tutti gli operatori per il prezioso lavoro che stanno svolgendo con responsabilità e professionalità”.

Nella struttura non si è registrato alcun contagio. Gli ospiti, al momento 14,  sono in buono stato di salute.

La RSA Regina Mundi, attivata nel 2019, è una struttura privata. È dotata di 20 posti letto per ospitare pazienti che, dopo un ricovero ospedaliero per una patologia “acuta” necessitano di prestazioni sanitarie e di recupero riabilitativo. Il servizio si integra in maniera funzionale all’interno della rete di servizi assistenziali presenti sul territorio per garantire la continuità dei percorsi di cura.

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