MONREALE – La paura del contagio da Covid19 a volte diventa talmente incontrollata da fare venire meno il rispetto per il dolore delle persone. E l’utilizzo dei social, oramai senza alcuna inibizione né controllo, facilita la diffusione di fake news, che in un tam tam mediatico rimbalzano di tastiera in tastiera, di casa in casa. Arrecando spesso sofferenza in chi già vive drammi familiari.
La storia di Francesco Perrone, un 85enne di Monreale deceduto lo scorso 5 aprile, è emblematica di questa situazione.
È la figlia che chiede che il nome del povero papà venga fatto, per fare chiarezza.
“Mio padre è deceduto per insufficienza renale. Da un mese non usciva di casa, solamente io mi recavo da lui giornalmente. Quando il suo quadro clinico si è aggravato abbiamo chiamato l’ambulanza per portarlo in ospedale. A quel punto è girata voce che papà era affetto da Coronavirus”.
La signora racconta che solo pochi minuti dopo che l’ambulanza era andata con il papà, era stata contattata dall’amministratore di condominio di via Biagio Giordano che chiedeva informazioni e conferma sull’eventuale caso di contagio.

“A papà, in ospedale, è stato fatto il tampone che è risultato negativo. Abbiamo rassicurato l’amministratore. Ma su Facebook intanto qualcuno scriveva che il mio povero papà era affetto da coronavirus. Un falso, che ha arrecato solo ulteriore dolore a quello che stavamo vivendo”. La falsa notizia è rimbalzata di casa in casa. Aggiungendo ulteriore sconforto tra i familiari del signor Perrone che, già feriti dalla perdita del congiunto, venivano additati sui social come untori.
condoglianze signora, li lasci perdere sono gente ignoranti.