Per la prossima settimana in Sicilia previsto un incremento dei contagi. La conferma è arrivata questa mattina dall’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza. Il rischio di ulteriori contagi è aggravato dall’esodo previsto dal Nord, verso il Sud, a causa dello stop alle attività produttive annunciato ieri al premier Giuseppe Conte.
Con gran parte delle fabbriche chiuse è prevedibile che molti meridionali cercheranno di riavvicinarsi alle proprie famiglie.
Una eventualità che rischierebbe di mandare il tilt i sistemi sanitari regionali, meno attrezzati per affrontare un aumento esponenziale dei contagi.
L’allarme era stato dato già questa mattina dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, che in un colloquio con il premier Conte sollecitava l’adozione di misure drastiche per bloccare il prevedibile flusso di cittadini di ritorno al Sud e in Campania per la chiusura di attività produttive.
Il premier Conte rispondeva con una nota al governatore della Campania: “Il Governo sta affrontando questa problematica per le decisioni di merito”.
Decisione già in cantiere e poco dopo ufficializzata con l’ordinanza adottata congiuntamente dai ministri della Salute Roberto Speranza e dell’Interno Luciana Lamorgese: “Divieto di trasferimento o di spostamento in un comune diverso da quello in cui ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”.
La nuova misura potrà evitare le fughe verso il Sud.
Intanto ieri le forze di polizia hanno controllato, in applicazione delle misure di contenimento del contagio, 208.053 persone e 11.068 sono state denunciate, ancora un record. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 75.362, denunciati 142 esercenti e sospesa l’attività di 20 esercizi. Salgono così – informa il Viminale – a 1.858.697 le persone controllate dall’11 al 21 marzo, 82.041 quelle denunciate per mancato rispetto di ordine dell’autorità, 1.943 per false dichiarazioni; 910.023 gli esercizi commerciali controllati e 2.119 i titolari denunciati.
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